Andreazzoli: «Zeman? Non era scoccata la scintilla»

26/02/2013 alle 10:35.

CORSERA (G. PIACENTINI) - È una questione di chimica tra giocatori e allenatore. Con Andreazzoli si è creata, con Zeman no. Il giorno dopo la vittoria di Bergamo, la seconda consecutiva, l’attuale tecnico giallorosso spiega come in pochi giorni ha risollevato la Roma



Una delle chiavi del cambiamento può essere l’equilibrio: la Roma di Andreazzoli sembra avercelo, quella del boemo sicuramente non ne aveva: «Bisogna dire che con Zeman, in alcune gare, la squadra ha espresso un calcio meraviglioso e annichilito gli avversari. La ricerca dell’equilibrio nel calcio è una prerogativa alla quale non si può rinunciare, ma questo non significa non essere propositivi, la Roma continua a ragionare con la porta avversaria come primo obiettivo». Nelle ultime partite la formazione giallorossa sembra aver ritrovato il carattere e la voglia di lottare: «Avevo un’idea ben precisa di cosa non funzionasse. Ho messo mano ai problemi da risolvere che non riguardavano solo la squadra, ho chiesto aiuto e tutti mi stanno aiutando, compreso il pubblico su cui non avevo dubbi. A Bergamo abbiamo ottenuto un risultato importante in un ambiente non ideale, siamo abituati al fioretto ma abbiamo usato la spada».



Gli ultimi risultati stanno convincendo gli scettici e una sua conferma per il futuro non sembra più un miraggio: «Vivo tranquillamente questo momento. So qual è il mio ruolo e faccio quello che la società mi chiede. Loro prenderanno le decisioni, io accetterò senza problemi». Tra i suoi miracoli c’è il recupero di Stekelenburg: «È rinato, è stato importante sia contro la che contro l’Atalanta, sta dimostrando il suo reale valore. ? Con cuore e tecnica tornerà un campione».