Andreazzoli: «Non so perché non l’abbia calciato Totti»

11/02/2013 alle 10:21.

CORSERA (G. PIACENTINI) - Sono cambiati l’allenatore, il modulo e alcuni giocatori, ma la Roma è tornata da Genova con la decima sconfitta stagionale, la prima della gestione Andreazzoli, che l’ha fatta scivolare al nono posto in classifica.

«Tutte le partite - la spiegazione del tecnico - sono figlie degli episodi. Eravamo riusciti a costruire molto, nel primo tempo abbiamo fatto bene. Il gol di Lamela era regolare, ma sono decisioni che possono capitare, è normale». È stata una Roma rivoluzionata rispetto al passato. «Dal punto di vista tattico abbiamo cercato di mettere in campo forza, tecnica e qualità. Abbiamo pensato che il sistema fosse giusto e credo che i ragazzi lo abbiano interpretato molto bene, purtroppo si gioca solo ed esclusivamente per il risultato e di questo non siamo soddisfatti».

La parola autogestione lo fa arrabbiare. «Siamo molto democratici - la sua battuta - abbiamo deciso di fare un’autogestione. È una cosa ingiusta da dire, significa dare un taglio sbagliato alla situazione. Io sono molto soddisfatto della prestazione della squadra, tutti i calciatori hanno cercato di fare quello che io gli avevo chiesto». Compresi e Osvaldo, che in realtà non sono sembrati tra i più brillanti. L’italo-argentino è stato protagonista in negativo, con la Roma sotto di un gol, nell’episodio del rigore sbagliato, strappato letteralmente dai piedi di .

«Per quello che avevo chiesto loro di fare hanno risposto bene. Sull’episodio del rigore non so che dire, Francesco è il rigorista della Roma da venti anni». Perplesso anche il d.s. , che comunque ribadisce la fiducia al tecnico. «Siamo andati bene per larghi tratti, ma alcune cose in campo non le ho capite. Andreazzoli a rischio? Non scherziamo, ha fatto solo tre allenamenti. Dobbiamomettere a posto le cose, poi a fine stagione faremo le nostre valutazioni». Sabato con la mancherà Castan, uscito per una distorsione al ginocchio.