CORSPORT (R. MAIDA) - Lunità di crisi si è già messa in moto: il lunedì di riposo è stato sfruttato dalla Roma per analizzare le difficoltà della partita di Genova. Sabatini e Andreazzoli si sono visti a Trigoria e hanno parlato a lungo, trovando anche dei punti positivi in questa sconfitta che ha aperto nel peggiore dei modi la nuova
LA PAURA - A complicare il piano di risalita studiato dalla società è intervenuto anche il calendario, che sabato sera sottoporrà la squadra alla partita più difficile: Roma-Juventus. Al di là della classifica, e del malcontento generalizzato, i tifosi temono unaltra batosta, che si aggiungerebbe alla terribile sconfitta dellandata e allo sconcertante filotto di questo inizio di 2013. Andreazzoli si augura che i giocatori trovino dentro se stessi le motivazioni per un sussulto improvviso, anche per dare un senso al resto del campionato. (...)
LE MOSSE - Andreazzoli lavorerà dunque molto sullaspetto mentale, in questa settimana così importante per lui e per la squadra. Ma dovrà anche cambiare lassetto tattico perché la Roma diventi credibile davanti allaggressività di Conte. Lo stop di Castan, che oggi conoscerà la gravità del suo infortunio, rende difficile lapplicazione della difesa a tre proposta in casa della Sampdoria, e tantomeno la scelta «arrogante» di Lamela come esterno a tutta fascia. E probabile invece un ritorno al 4-2-3-1, con Totti restituito al ruolo di centravanti, Pjanic e Lamela sulla trequarti liberi di inventare e Florenzi a correre sulla sinistra. In questo caso Osvaldo resterebbe fuori per punizione e anche per demeriti sportivi accumulati.(...)
NO AI QUATTRO - Sembra meno logico il sostegno del 3-5-2 (o 3-4-2-1) con larretramento di De Rossi, testato con tanti affanni nel finale della partita con la Sampdoria. E comunque, è apparso evidente che di questi tempi la Roma non può permettersi il lusso di schierare tre attaccanti più Pjanic. Non per tutta la partita, almeno. Uno dei quattro a turno è destinato ad andare in panchina, sacrificato sullaltare dellequilibrio, almeno finché il quadro clinico del paziente risulterà critico.(...)