IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Ha parlato per appena qualche minuto alla squadra visto che il vero discorso, quello «dinsediamento», ci sarà giovedì quando torneranno tutti i nazionali (tranne Bradley e Piris attesi venerdì) e il gruppo sarà al completo. Con lui potrebbero esserci anche i dirigenti, che pure preferiscono rimanere in
Giocatori forti, ma anche «persone perbene». Per questo non hanno preso bene le tante - troppe - voci secondo cui il gruppo della Roma sarebbe un gruppo «allo sbando», pieno di gente che ha remato contro Zeman fin dal primo giorno. Linteresse della società è quello di tutelare la squadra, linteresse di Andreazzoli è quello di far sì che la squadra giochi «senza paura». Devono «liberarsene» i calciatori, come lo stesso tecnico ha ammesso durante i colloqui con i dirigenti.
Per questo ieri, durante il primo allenamento con Muzzi al suo fianco e Chinnici e Franceschi come preparatori, Andreazzoli ha cercato di ripristinare un po di allegria: nel lavoro col pallone, ad esempio, chi sbagliava il passaggio faceva le flessioni come ai tempi di Spalletti. Non si sono tratte indicazioni sul modulo che Andreazzoli adotterà, almeno come base. Dopo gli esercizi di tecnica individuale infatti, ci sono state delle partitelle 3 contro 3 e poi degli esercizi sui tiri in porta, il tutto sempre a campo ridotto. La conclusione dellallenamento è stata riservata con una partita a tema e il morale dei calciatori presenti è apparso piuttosto buono. Erano a Trigoria, ma non hanno lavorato sul campo, Balzaretti e Marquinho: il primo ha fatto fisioterapia, il secondo fisioterapia e lavoro differenziato sul campo e in palestra. Andreazzoli e Muzzi sono apparsi molto carichi e concentrati (lex allenatore dei Giovanissimi regionali anche piuttosto emozionato) e hanno interrotto spesso gli esercizi per spiegare i movimenti da fare. Insieme hanno stilato il programma della settimana (non ci sono doppie sedute, tutto lavoro pomeridiano tranne la rifinitura di sabato mattina prima della partenza per Genova) e insieme hanno cercato, e cercheranno, di lavorare sullaspetto motivazionale. «La testa dei giocatori prima di tutto», è il concetto che filtra da Trigoria. Ed è un concetto giusto perché i dirigenti e lo stesso Andreazzoli hanno rivisto la partita contro il Cagliari e a tutti è apparso evidente come la squadra corresse ma corresse male. Non sapevano cosa fare, i calciatori, erano bloccati e terrorizzati, soprattutto dopo lerrore clamoroso di Goicoechea e sarà su questo aspetto che il nuovo staff dovrà impegnarsi di più. A partire da oggi pomeriggio, quando è fissato, alle 15.30, un nuovo allenamento.