IL TEMPO (E. MENGHI) - Se mai ce ne fosse stato bisogno, Marquinhos ha rafforzato il pensiero di chi l'ha già definito un «enfant prodige» della difesa (Florenzi gli ha fatto i complimenti: «Sei il più forte di tutti», e lui: «Tu sei un campione»). Quando ha chiesto il cambio, obbligando Castan a sfilarsi la tuta in fretta, l'Olimpico gli ha fatto un grande applauso, col timore che fosse un lontano arrivederci. Ma il brasiliano si è messo subito al lavoro per recuperare dal trauma distorsivo-contusivo alla caviglia destra e sta già meglio. Fisioterapia la mattina (testimoniata da una foto su Twitter) e risonanza il pomeriggio.
Non c'è lesione e l'infortunio è meno grave di quanto lasciasse intuire il cambio affrettato. Lo stadio l'aveva lasciato con le sue gambe, magari un po' zoppicante, ma Marquinhos aveva già il sorriso e la tranquillità di dire: «Sto bene». Gli esami strumentali l'hanno confermato e la speranza è che possa tornare disponibile per il lunch match di domenica a Bologna: può farcela. Castan e Burdisso si tengono pronti e ha recuperato anche Romagnoli.
Primo allenamento per il neo acquisto Torosidis, che dopo aver scambiato qualche parola con il connazionale Tachtsidis, si è presentato agli altri compagni con una rete in partitella: oggi arriverà il transfer. Non c'era invece Totti: per lui fisioterapia e palestra per mettersi alle spalle la stanchezza. Balzaretti e Florenzi, quelli che hanno speso più energie nelle ultime gare, hanno partecipato alla seduta con i compagni: un'oretta leggera, in vista della doppia seduta di oggi, che Zeman potrebbe pure annullare per non fiaccare troppo i suoi. Perrotta ha accusato un risentimento al flessore della coscia destra, oggi gli esami strumentali. Esame anche per Lamela, ma di altro tipo: dopo un lungo faccia a faccia con Cangelosi, l'argentino deve dimostrare di aver capito i dettami di Zeman e tornare a fare quel che gli stava riuscendo così bene prima di lesionarsi la caviglia.