CORSPORT (A. GHIACCI) - Simone Perrotta si schiera dalla parte della Roma. Di tutta la Roma, a partire dallallenatore. Il centrocampista giallorosso lo fa però nel primo giorno in cui indossa la nuova veste di membro del Consiglio Federale: parla da giocatore nel momento in cui giocatore non è. Poco conta, però.
RIPRESA - Perrotta mette in evidenza anche le responsabilità della squadra. La Roma domani sera riprenderà il suo cammino in campionato.(...) «La situazione è sicuramente delicata - conferma il centrocampista giallorosso - siamo in una posizione di classifica che non ci compete per colpa dei risultati ottenuti finora in campionato» . Ma la colpa è anche della squadra? «Tutti ci sentiamo sotto osservazione, sappiamo che bisogna dare di più, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, bisogna invertire la tendenza» . Perrotta, insieme a Totti, De Rossi, Burdisso e Taddei è uno dei cinque superstiti della vecchia gestione. All’orizzonte, con verdetto che arriverà solo il prossimo 17 aprile a San Siro, c’è la possibilità di giocare la sua terza finale di Coppa Italia da quando è in maglia giallorossa. Di fronte, nel caso, ci sarebbe la Lazio: «Un derby in finale? Speriamo di sì, perché in quella partita ci sarebbe un’atmosfera diversa ed emozionante. Noi abbiamo ancora la gara di ritorno da giocare, ma abbiamo un risultato positivo sulle spalle (2-1 sull’Inter all’Olimpico, ndr). Una sfida con la Lazio darebbe vita ad una finale sicuramente più emozionante» .
CONSIGLIERE - Infine Perrotta racconta quali sono le sue sensazioni da nuovo membro del Consiglio Federale: «Non so cosa mi aspetta, è una cosa nuova e sinceramente sono anche un po’ nervoso» . Il centrocampista giallorosso è il primo giocatore in attività ad entrare a far parte del consiglio: «La prendo come un’esperienza nuova, anche per cominciare a vedere cosa c’è al di là del campo. Di certo mi inorgoglisce il fatto di essere il primo giocatore in attività a far parte del consiglio federale» . Perrotta è stato convinto da un altro ex romanista: «Il pressing che mi ha fatto Damiano Tommasi (presidente dell’Associazione Calciatori, ndr) mi gratifica, è la testimonianza che oltre al calciatore in me ha visto anche dell’altro» . (...)
