CORSPORT (A. GHIACCI) - E' rimasto in panchina per quasi tutta la partita. Prevedibile, visto l'affaticamento accusato negli ultimi due giorni, quando si è tornato a far sentire il fastidio al flessore destro alto, tra la coscia e il gluteo. Poi, però, q
VOGLIA - (...) Totti aveva indicato quello che secondo lui era il più aggressivo tra gli avversari: «Io entro, ma fate uscire il numero cinque... (tale Bernard, giocatore dal fisico impressionante, ndr)». E invece Totti ha avuto da ridire con il numero tre, Mbengue, per il quale dopo un paio di interventi duri reciproci il numero dieci giallorosso ha rimediato il cartellino giallo per un buffetto: «Eravamo nervosi, perché ci picchiavano» ha detto prima di imbarcarsi per Fiumicino. Poco conta: Totti a Napoli ci sarà e questa è la cosa più importante per tutti coloro che tengono alle sorti della Roma.
DUREZZA - Florenzi a fine partita si ferma per dare la sua impressione. Arriva la conferma che in campo il test si è fatto sentire, soprattutto per via dell'impegno messo in campo dall'Orlando City: «Sapevamo che l'avrebbero messa sul piano della grinta ma noi siamo stati bravi a giocare a calcio e a superarli con le nostre armi migliori». Poi si passa alla stanchezza e ai possibili effetti negativi che il fuso orario potrà avere da oggi a domenica, quando riprenderà il campionato con l'ultima giornata del girone di andata. In ballo, a Napoli, c'è il possibile sorpasso giallorosso e il quinto posto in classifica. Florenzi non è uno che si ferma facilmente: «Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato. Sappiamo giocare bene e tenteremo di fare le stesse cose anche al San Paolo. No, non ci arriveremo stanchi». Il centrocampista pensa anche a chi in Florida non è arrivato, vale a dire Osvaldo: «Abbiamo saputo che stava poco bene, purtroppo. Lo abbiamo sentito e gli abbiamo fatto gli auguri. Lo aspettiamo a Roma, credo che arriverà più carico di noi». (...)