LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Ventimila chilometri in venti giorni. Tanti ne percorrerà la Roma, che chiude oggi la tournée invernale in Florida con lamichevole contro lOrlando City. Un viaggio andata-ritorno poco gradito da qualche giocatore, e che apre un mese di viaggi. La squadra tornerà dagli States nella capitale solo la mattina del 3, appena 48 ore prima di salire su un treno ad alta velocità con destinazione Napoli, dove giocherà la prima gara ufficiale del 2013. Una settimana dopo nuova partenza, stavolta per Catania, la seconda trasferta più lunga della stagione.
Neanche il tempo di tornare a Roma e, tre giorni dopo, nuovo viaggio - terzo in 10 giorni - per Firenze, attesa dai quarti di finale di Coppa Italia con la Fiorentina: di fatto, tra il 28 dicembre e il 17 gennaio la squadra avrà percorso quasi 20 mila chilometri, di cui 2.612 solo di transiti interni oltre ai 16.408 del tour Usa. Una media di mille chilometri al giorno. «Spero che questa esperienza non sia troppo stancante», era sfuggito a De Rossi appena sbarcato negli States: magari pensava proprio a questo. Chi al viaggio americano si è sottratto è invece Osvaldo: colpa, ufficialmente, di un virus influenzale. Ma i dirigenti avrebbero preso malissimo il ritardo, anche per- ché l’attaccante non avrebbe comunicato ancora la data del rientro dall’Argentina. Osvaldo non si allena da due settimane, inevitabile il forfait con il Napoli: la Juve è alla finestra per giugno, quando la Roma potrebbe decidere di investire sul giovane difensore brasiliano Alysson del Bahia. Intanto Totti augura a se stesso «un 2013 di vittorie, che i tifosi aspettano da tempo. E uno scudetto il prima possibile».
