Ciclone De Rossi: «Pjanic è out? Allora in Coppa non tocca a me»

18/01/2013 alle 09:06.

GASPORT (A. PUGLIESE) - «Peccato che nella prossima di Coppa Italia sarà squalificato Pjanic e quindi penso che non giocherò. Ma spero di rientrare il prima possibile e di rimettermi in forma, perché quella di domenica con l'Inter è una partita che si farà sentire, anche a livello di stanchezza». Dopo la battaglia di Firenze (lunga 127'

 
Ad alti livelli Dopo la bella prestazione con il Milan ed il passaggio a vuoto di (a Catania era in panchina, ndr), a Firenze è tornato a giocare ad alti livelli. Dopo (94 tocchi) è quello che ha toccato più palloni (93), ma anche quello con più passaggi positivi (39), lanci completati (5) e palle recuperate (10). «Non sto a guardare se la mia partita è stata ottima, buona o anche solo sufficiente — dice Daniele La cosa più bella della vittoria di Firenze è la coesione che c'è stata tra di noi, ognuno ha dato il massimo». Cogliendo una vittoria che ha fatto da ciliegina alla rivoluzione copernicana del 3-4-3. «È stata una sorpresa, il mister non è avvezzo ai cambi tattici, non l'ha mai fatto. Invece di darci la formazione come sempre alle 20.05, ce l'ha comunicata due ore prima. Non abbiamo pensato a niente, solo a parlare un pochino tatticamente. A me l'esperimento è piaciuto, ma sappiamo tutti che non lo riproporrà mai perché sono 30 anni che fa sempre lo stesso modulo. Ci siamo trovati bene, questo successo fa morale, gruppo e ci avvicina molto all'Europa».
 
Ciclone Ed allora via con l'altalena, ancora una volta. Probabilmente in campo domenica, magari fuori mercoledì, forse dentro ancora a . «I miei sentimenti sono legati alla mia professione — chiude il mediano — Gioco con passione e lo faccio da sempre per la maglia che mi fa battere il cuore, per questo non giocare è un dispiacere doppio. Stare poi al centro di un ciclone di polemiche e vedere che uno spicchio di tifosi (a proposito, ieri a uno è stato comminato un daspo per lancio di fumogeno a Firenze), perché di quello si tratta, è un po' cattivo e astioso dispiace. Magari è stanco di vedermi, è anche fisiologico, dopo 12 anni che stai in una squadra. Io posso solo fare il professionista, allenarmi bene e parlare poco. E sono orgoglioso di aver messo sempre il bene della Roma davanti a tutto». permettendo, la Roma ha ancora molto bisogno di lui.