IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Nicolas Burdisso non ha dubbi: «Il mio futuro? Dico solo che ho scelto la Roma e da qui non voglio andare via. Poi è chiaro che guarderò quello che succede. La cosa più bella per un calciatore è giocare. Ma io adesso penso esclusivamente alla Roma, alla gara contro il Napoli. Per andare via dovrei sentirmi a disagio in questa realtà, dovrei sentirmi scomodo, ma così non è. Ho scelto la Roma due volte: ho lottato contro tanti per venire qui». Le sirene del Boca Juniors (che ha da poco ingaggiato Carlos Bianchi, una sorta di padre calcistico per il difensore) e del Napoli (alla ricerca di un sostituto di Cannavaro, squalificato per il calcioscommesse
IL CAMBIAMENTO - Ma lanno appena concluso ha visto anche larrivo di Zeman: «Già, c'è stato questo cambiamento con il nuovo tecnico che è arrivato con un'ondata positiva e di ottimismo che aiuta sempre. Con lui le cose sono cambiate molto, a partire dal modo di stare in campo. I singoli sono migliorati, e come squadra piano piano stiamo migliorando. Ora nel 2013 dobbiamo raggiungere la continuità. È quella la cosa fondamentale». Inutile negare come linizio con il boemo non sia stato dei migliori: «Un calciatore vorrebbe giocare sempre, è ovvio quando il mister non mi ha fatto più giocare era una decisione che ci poteva stare: non mi sentivo al meglio io per primo. Zeman ha fatto la sua scelta e io lho rispettata, come sempre. Per me non è cambiato nulla in termini di lavoro: faccio tutto alla stessa maniera. Dopo la quinta partita di fila non mi sentivo in forma ottimale, stavo crescendo ma ancora mancava qualcosa. E il fatto che Zeman mi abbia tolto mi ha fatto capire che ancora dovevo raggiungere il 100%. La priorità era ritornare ad essere quello che ero prima dellincidente e ora mi sento bene».
A Napoli, complice la squalifica di Marquinhos, giocherà: «Limpatto di Marcos è stato sorprendente anche per noi. La cosa più pesante in questo momento è lassenza di una Coppa europea: avrei la possibilità di giocare un po di più. Io non ce l'ho con nessuno se gioco meno, ve lo assicuro».