REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - 'Noi di Torino orgoglio e vanto voi solo uno schianto': questo vergognoso striscione, con riferimento alla tragedia di Superga del 1949, è apparso sabato sera nella curva juventina. Il club granata ha chiesto giustamente l'intervento della Procura federale.
L'Osservatorio del Viminale quest'anno si inventato l'albo degli striscioni: idea che noi abbiamo sempre contestato e che non serve assolutamente a niente. Vogliamo dire che è stato un fallimento? Diciamolo. Voleva incentivare i tifosi perbene ad andare in trasferta: ma i delinquenti, gli idioti, come si vede se ne fregano altamente degli albi, ed espongono striscioni vergognosi, in casa e trasferta. Come quello messo a San Siro dai "tifosi" (tifosi?) del Milan contro Pessotto e multato di 4000 euro. Io non credo che le multe ai club servano a molto: anche se fosse di 10-20.000 euro non scoraggerebbe certo quegli imbecilli (milanisti e juventini). Serve invece che le società di calcio escano allo scoperto: Franco Baldini fece togliere uno striscione contro Pessotto esposto a Trigoria e difatti una parte di tifoseria non lo ha mai amato (per questo e per altri motivi). Il Milan non ha detto una parola, ora aspettiamo la Juventus. I vecchi, veri tifosi juventini hanno avuto sempre rispetto per il Grande Torino che ha fatto la storia del nostro calcio. Troppe adesso sono le schegge impazzite. E alcune questure dormono: sarebbe il caso che l'Osservatorio le richiamasse ad una maggiore attenzione. A Verona stanno ancora indagando sugli ultrà che hanno offeso la memoria di Morosini (ma da Livorno erano stati solleciti ad inviare in Veneto le immagini); a Roma stanno ancora indagando sull'agguato di Campo de 'Fiori (due arresti sinora, su circa 40 persone che hanno partecipato al raid) dopo aver sottovalutato la partita Lazio-Tottenham; a Torino ci sono stati problemi di gestione nel derby (3 arresti). Troppe carenze. Ci vuole maggiore attenzione al fenomeno-violenza. Perché, si sa, il fuoco cova sotto la cenere.
Un nuovo libro su Calciopoli "30 sul campo"
"30 sul campo-Tutta l'altra verità su Calciopoli": è il libro dell'avvocato penalista Maurilio Prioreschi che difende Luciano Moggi, su Calciopoli appunto, ma che ha anche difeso Claudio Vitalone nel processo Pecorelli e da anni tutela la famiglia di Enrico De Pedis nella vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi. Un legale attento, preparato e agguerrito (basta aver sentito le sue requisitorie a Napoli). Il libro, edito da Baldini&Castaldi (costo 18,50 euro), è chiaramente di parte: ma è una ricostruzione minuziosa di tutte le falle, e i buchi neri, che si sono avuti nella vicenda di Calciopoli. Una vicenda che ancora adesso, a distanza di oltre sei anni, divide. La Juventus è ancora in causa con la Figc e ogni tanto litiga con l'Inter (e viceversa), Inter che non è entrata, come noto, nel processo sportivo grazie alla prescrizione. Ma la verità su Calciopoli ancora non si conosce del tutto. Restano le ombre. Prioreschi difende Moggi e la Juventus, convinto (ma non è il solo: vedi Diego Della Valle) che l'inchiesta di Auricchio e dei pm napoletani sia stata sommaria, e si siano persi per strada troppi aspetti che sarebbero stati importanti, e chissà forse anche decisivi sulla sorte dei processi.