GASPORT (M. CALABRESI) - Alla Roma, Adrian Stoian uno scherzetto l'ha già fatto: esplodendo a Bari, l'ha «costretta» a sborsare un milione ai pugliesi per ricomprarlo (come successo con Florenzi e il Crotone), prima di spedirlo a Verona nell'affare Bradley.
Prima volta contro la Roma, sensazioni?
«È una partita speciale, a Roma sono cresciuto. Se dovessi iniziarla in panchina, spero che poi Corini abbia bisogno di me».
La Roma sembrava non puntasse su di lei, ma dopo Bari è cambiato tutto.
«Sono contento. Sognavo di vivere una stagione da protagonista e di arrivare in Serie A».
Ci pensa a un ritorno a Roma?
«A fine stagione. Ora devo dare tutto per il Chievo: Verona è la città ideale per un giovane che vuole crescere. Fa freddo e resto a casa a giocare alla playstation, ma mi trovo benissimo».
Fosse arrivato un anno più tardi a Pescara, si sarebbe trovato Zeman.
«Per un attaccante è il massimo giocare con lui, ma sono felice degli allenatori che ho trovato sulla mia strada. Tutte grandi persone».
Ritroverà Totti, a cui quattro anni fa fece un tunnel in allenamento.
«Non ricordo bene come andò. Può succedere, ma l'importante è avere rispetto dei più grandi. E io ho sempre rispettato tutti».
Fermare la Roma è diventata un'impresa.
«Ma noi stiamo bene: due vittorie fuori casa ci hanno dato un po' di respiro. Speriamo di fermarla noi, e di fare punti anche a Torino per passare un Natale sereno. Tornerò in Romania: sono figlio unico, la mia famiglia non vede l'ora di riabbracciarmi».