CORSERA (G. PIACENTINI) - È uno Zeman furioso ma anche saggio, quello che al termine della sconfitta con il Chievo sceglie di non rilasciare dichiarazioni. Troppo brucianti alcune decisioni dellarbitro Bergonzi - lammonizione che costerà la squalifica a Castan (salterà il Milan sabato prossimo), un paio di rigori non
Episodi a parte, hanno fatto discutere le scelte di Zeman che ha tenuto ancora una volta fuori dalla formazione iniziale Daniele De Rossi. «Nelle ultime tre o quattro partite Zeman ha sempre fatto scelte giuste, per questo non mi sembra il caso di criticarlo per questa decisione. È normale che ogni giocatore voglia giocare sempre e che non sia contento di rimanere fuori, ma questo rientra nelle scelte del tecnico. Daniele non è meno importante dei calciatori che scendono in campo in questo periodo. La società deve costruire una squadra che sia più forte possibile, poi spetta al tecnico scegliere gli uomini da mandare in campo. Per noi De Rossi è un campione indiscusso e indiscutibile e per questo abbiamo voluto trattenerlo a tutti i costi. Poi, se lallenatore ha voglia di privilegiare uno piuttosto che un altro, questo rientre nelle sue competenze ».
Tra i più arrabbiati a fine partita cè Federico Balzaretti, che punta il dito contro larbitraggio di Bergonzi. «Spero che la società intervenga - le sue parole - perché è stato un arbitraggio a senso unico. Siamo dispiaciuti perché queste sono partite da vincere assolutamente. Obiettivamente non siamo stati brillantima abbiamo fatto la partita per 90, rischiando solo su una palla inattiva. Dispiace aver finito in dieci per linfortunio di Marquinhos, ma anche con un uomo inmeno non ho mai avuto la sensazione che ci potessero segnare. Sul gol non eravamo piazzati male, ma Pellissier era in fuorigioco