Lotito: "La proprietà americana? Manca il contatto umano"

19/12/2012 alle 11:08.

CORSPORT - (...) Per parlare di tutto. Partendo dalla Lazio. Claudio Lotito ha mantenuto la promessa e ha accettato di partecipare al forum al nostro giornale. Un fiume in piena. Il piacere di parlare della sua Lazio, ma soprattutto la capacità di non dire ciò che per lui potrebbe essere sconveniente.

 
Sorride, ammicca, si concede qualche pausa solo per un toast, visto che i mille impegni lo hanno portato a saltare il pranzo. E poi riprende, con la solita vis polemica, con la voglia che non si placa di cambiare il mondo. Non solo quello del calcio. (...)
 

La proprietà americana la lascia perplesso? 

«Guardo a casa mia. A parte le battute tipo lo zio Tom e “America me senti”, non vorrei esprimere giudizi. E’ successo il caos per quel paragone con la famiglia Sensi. I tifosi si vogliono identificare, hanno bisogno di un capofamiglia. Senza un interlocutore, puoi avere dei risultati, ma è un rapporto freddo. Una volta c’era il campione, le maglie bagnate di sudore. Ho cercato di ricreare un legame con la storia. Ho portato Gascoigne all’Olimpico. E non sapete quanto mi costa l’aquila».



Nella Roma c’è .

«E’ vero. Come simbolo è rimasto il giocatore, ma la società? La Lazio è Lotito, nel bene o nel male, forse per 99 su 100 nel male, l’interlocutore ti rappresenta. Manca il contatto umano, non lo dico per spirito di contrapposizione alla Roma». (...)