CORSPORT (A. GHIACCI) - «Zeman ha fatto le sue scelte. Potevano giocare Osvaldo e Nico Lopez e invece il tecnico della Roma ha scelto Pjanic. I giallorossi hanno giocato più con il 4-4-2 che con il 4-3-3, e per me è stata una scelta intelligente» . Lanalisi è di Serse Cosmi, allenatore del Siena che prima della partita con la
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SUCCESSO - E a Siena Totti e compagni hanno dato vita a tre partite diverse in una. Lo ha confermato lo stesso Zeman: «Volevo giocare con tre attaccanti stretti per lasciare spazio agli esterni che arrivavano da dietro...» . Ma il suo calcio non era fatto soprattutto di sfruttamento delle fasce e ampiezza di gioco anche per quanto riguarda gli attaccanti? Ma lammissione, anche se ridimensionata da un «sono troppo vecchio per cambiare» , è arrivata sia a Pescara che a Siena: «Limportante è sapersi adattare alle diverse situazioni e io lo faccio» . Tanto basta: chi ha seguito Zeman durante la sua carriera era abituato ad avere a che fare con un tecnico che mai e poi mai aveva pensato di adattarsi alle varie situazioni. A un certo punto Pjanic, che per ammissione dello stesso Zeman «è più costruttore che finalizzatore» , ha abbassato il suo raggio dazione arrivando a giocare sulla linea di centrocampo. Nel frattempo Bradley e Tachtsidis erano impegnati nella copertura della zona centrale e Florenzi era spesso largo a sinistra: un centrocampo a quattro, appunto. La partita di Siena si è chiusa con Totti e Pjanic trequartisti e Perrotta centrocampista con licenza di inserimento, perché «in carriera ha sempre avuto quel movimento» . Intendiamoci, durante il gioco si tratta di sfumature e spesso sono le interpretazioni dei giocatori che cambiano le carte in tavola. Ma ciò che conta è che la Roma, anche e soprattutto per scelta di Zeman, è cambiata e ora si adatta. Probabilmente, visti i risultati, si continuerà su questa strada. Come gioca la Roma? Un 4-3-3 di partenza, molto elastico, che cambia a seconda delle situazioni. E il nuovo Zeman.