CORSPORT (G. DOTTO) - Giuro, sono alticcio ma lucido. Basta tenere le cose in equilibrio, Pallotta in tribuna a Roma e io a New York che so cos'è un attacco di panico. Mi salta il satellite mezz'ora prima. Finsco imbucato in un ristorante di Little Italy, da
Vedere insieme Lamela, De Rossi e Pjanic, Osvaldo e Totti è come farenun ottovolante nel più proibito dei tuoi sogni proibiti. Siamo anime semplici. Al tre a zero di Lamela, faccio diventare tutti romanisti, anche un lavapiatti coreano che stende mezza Mulberry Street con una zaffata d'aglio. Al quarto di Lamela me ne vado con il coreano a spasso per la grande Mela, ma poi torno perchè mi rocordo che devo scrivere l'articolo. In tempo per la strizza finale, da copione. Farne quattro serve a questo. Volare alto anche sopra la propria follia. (...)