IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Sabato giocherà titolare. Castan è squalificato, Marquinhos in dubbio e quindi toccherà a lui, Nicolas Burdisso, guidare la difesa della Roma in quello che per lui è un derby, visti gli anni trascorsi allInter. Col brasiliano accanto o, in caso, con Romagnoli, lesperienza di Nicolas sarà fondamentale contro lattacco del Milan e per lui potrebbe essere addirittura lultima partita in giallorosso.
E invece, tra qualche perplessità di natura tattica espressa a Zeman e lesplosione del giovane brasiliano, Burdisso è finito in panchina. Ha giocato titolare in Coppa Italia contro lAtalanta, in campionato non parte dallinizio dal giorno del derby. È finito in panchina dopo il ko contro la Lazio e non è più rientrato. Per questo, per la prima volta da quando è a Roma, agosto 2009, sta seriamente prendendo in considerazione lidea di andare via. Non ha chiesto la cessione, ci sta pensando. Ha manifestato alla società, con cui i rapporti sono ottimi perché a Trigoria tutti - a partire da Zeman - ritengono Nicolas un professionista esemplare, il suo disagio, la sua voglia di giocare perché dopo un anno di inattività ne ha bisogno e perché punta ad esserci per il Mondiale 2014 in Brasile. Per questo, se dovesse andare via, non tornerà in Argentina ma con ogni probabilità resterà in Italia. Il Napoli lo vorrebbe, la Fiorentina anche nonostante labbondanza di centrali e cè chi ipotizza un trasferimento alla Juventus, che già lo voleva un paio di anni fa quando la Roma doveva acquistarlo a titolo definitivo dallInter e che ieri ha annunciato la rescissione del contratto con Lucio. La Roma cercherà, se davvero chiederà la cessione, di accontentarlo ma spera che ci ripensi, almeno fino a giugno. Perché lo considera importante in campo e ancor di più nello spogliatoio e non vorrebber privarsene a stagione in corso. Dopo Natale i dirigenti ci parleranno e insieme prenderanno una decisione.