CORSERA (L. VALDISERRI) - I giochi sono fatti. Al di là delle dichiarazioni di facciata tutti i giocatori sono importanti e le grandi squadre hanno «rose» ampie che a volte mandano in panchina anche i campioni le scelte di Zdenek Zeman contro il Chievo hanno lasciato il segno. Soprattutto su Daniele De Rossi e Maarten Stekelenburg.
Ancor più seria la situazione di Daniele De Rossi, uno che con la maglia della Roma ci è nato (291 presenze e 33 gol in serie A). I numeri testimoniano come, in pochi mesi, con il cambio di panchina tra Luis Enrique e Zeman, sia diventato una riserva. Tutti gli altri centrocampisti hanno giocato più di lui: Florenzi 1.158 minuti, Tachtsidis 944, Bradley 836, De Rossi 605. È partito titolare solo 7 volte in 17 giornate, mentre nel campionato scorso erano 17 su 17 (1.518 minuti giocati su 1.530). Era il più utilizzato, ora è il sedicesimo della rosa. Tre giornate le ha saltate per colpa sua, dopo lespulsione nel derby, ma il rapporto con Zeman non è mai nato. Il boemo lo ritiene un buon giocatore, non un campione. E una riserva da 6 milioni di euro netti allanno è una follia nel bilancio di un club.
De Rossi non ha mai manifestato lintenzione di lasciare la Roma, ma non si è neppure mai trovato in una situazione simile. Tutto è possibile, persino a gennaio. Notizie verso Roma-Milan. Lo squalificato Castan ha affidato a twitter la sua delusione: «È la prima volta nella mia carriera che prendo un giallo senza colpa, sono molto triste di dover stare fuori dalla partita con il Milan. Ora tiferò per i miei compagni di squadra. Un grande abbraccio a tutti. Forza Roma!» Marquinhos è in fortissimo dubbio, per la distorsione alla caviglia. Oggi si sottoporrà a una risonanza magnetica. È anche per questo che Alessio Romagnoli, che aveva un leggero affaticamento alla coscia destra, è stato «liberato » dallUnder 21. Sabato potrebbe toccare a lui e nessuno si sentiva di fargli correre un rischio che avrebbe aperto polemiche infinite.