CORSPORT (A. GHIACCI) - Il solito dilemma, quello tra bel calcio e risultati, è entrato di prepotenza a Trigoria. Il gioco sarebbe arrivato con Zeman, scelto dalla dirigenza della Roma per il secondo anno di percorso societario
DUALISMO - I confronti di Trigoria, con ordini ben precisi della dirigenza, hanno portato al cambiamento che la Roma ha mostrato contro Torino e Pescara. A Trigoria però, il direttore sportivo Sabatini e il tecnico Zeman, valutano le due partite appena vinte in maniera del tutto differente. E piaciuto il fatto che la squadra sia riuscita a subire pochissimi rischi in confronto a quanto fatto fino al derby (la difesa non ha subito gol in entrambi i casi). Non è piaciuto invece latteggiamento troppo remissivo mostrato due giorni fa allo stadio Adriatico, al quale però ha contribuito anche Zeman, chiudendo la partita con due centrocampisti (Perrotta e Marquinho) come esterni dattacco del fintissimo e abbottonatissimo 4-3-3. (...)
CAMBIO - Lanno scorso, quando la Roma chiedeva pazienza al proprio pubblico, allOlimpico fu esposto lormai famoso striscione «mai schiavi del risultato» . Dopo un anno e mezzo e saliscendi di prestazioni degne delle montagne russe più allavanguardia, la pazienza, non solo quella dei tifosi, è andata a farsi benedire già da un po. Risultati o bel gioco? Il piano della Roma prevede di ottenere entrambi: nel frattempo, però, il club giallorosso, nelle sue componenti più importanti, è corso ai ripari. E quando si vince, si sa, tutto diventa più facile.(...)