CORSPORT (A. ABBATE) - Unaltra notte dei lunghi coltelli, ma il canovaccio rimane ingarbugliato. Non chiamateli comunque più tifosi, i teppisti di Campo de Fiori. «Sporchi ebrei!», urlavano mercoledì notte, nel raid al pub
ANTISEMITISMO - Piange la stella di Davide scavata sulle gradinate di White Hart Lane, s'indigna il mondo intero. E il presidente della comunità ebraica capitolina: «Se è possibile aggredire 50 tifosi del Tottenham, vuol dire che Roma non è meno pericolosa di Tel Aviv». Parole forti, fomentate dallassenza di agenti in piazza mercoledì notte, quelle di Riccardo Pacifici. Risponde piccato, il prefetto Pecoraro: «Non mi sembra che cadano razzi nella capitale, chiedo rispetto per le forze dellordine. E comunque tenderei più a escludere la matrice antisemita». (...)
ODIO ULTRAS - Setacciato ogni angolo della città, ancora due arresti. Da Francesco Ianari, 26enne ambulante dellAlberone e ultrà giallorosso, sarebbe partito - ipotizza la Digos - un giro di telefonate per una vera caccia alluomo: «Il mio assistito non fa parte di movimenti politici né segue ideologie antisemite, la sua grande passione è la Roma - assicura lavvocato Contucci - e in questa storia ci sono solo questioni calcistiche. Quei tifosi potevano anche essere dellArsenal». Non avevano né maglie né sciarpe identificative, le vittime di Campo de Fiori. (...)
LA FIGC - Si scusa la Figc con la Federazione inglese: «Ancora una volta purtroppo - scrive Abete - il calcio è stato l'occasione per un gruppo di delinquenti di dare sfogo alla propria follia razzista e antisemita, dato che è stato indiscutibilmente questo il movente di un'aggressione che danneggia l'immagine del nostro calcio e non corrisponde alla tradizione di ospitalità di Roma. Ribadisco la mia ferma condanna e il mio sdegno per i fatti accaduti - recita la lettera inviata al presidente David Bernstein - e porgiamo le nostre scuse all'intera tifoseria del Tottenham e alle famiglie delle persone coinvolte». E unumiliazione del Bel Paese.