CORSPORT (C. BENEFORTI) - Unaltra sconfitta, unaltra Roma che dietro ha vissuto ancora una volta di continui affanni, 3 gol subiti e ora siamo a 19 in 9 partite, e che nella fase di costruzione, al di là dei due gol segnati, almeno per ieri sera può dare la colpa a un campo infame.
Dieci minuti di Roma nella prima parte, con un grande gol di Lamela e con una certa attenzione nella fase difensiva, poi tanto Parma e solo nel finale ancora qualche sprazzo di Roma. Con Paletta che ha salvato sulla linea una conclusione a botta sicura di Osvaldo e con Mirante che poi ha fatto un mezzo miracolo sulla ribattuta di Bradley. Con De Rossi centrale, Totti che dopo cinque minuti è andato a fare il centravanti e con Osvaldo a sinistra, il Parma ha fatto fatica a prendere quelli della Roma: è vero che sul gol di Lamela ci ha messo del suo Zaccardo ma è anche vero che la Roma sapeva sfuggire anche allaggressività del Parma, trovando sempre un pertugio entro il quale infilarsi, nonostante un terreno pieno di pioggia. Ma poi è accaduto che con il passare dei minuti è tornata la Roma di Zeman, quella che non tiene conto che nel calcio cè anche una fase di difesa, quella che sale sempre anche a palla scoperta, quella che non assicura mai la giusta copertura centrale, mantenendo la linea difensiva sempre alta. Soprattutto a sinistra con Dodò la Roma ha lasciato unautostrada al Parma, che paradossalmente ha anche tratto benefici dallinfortunio di Amauri e dallentrata di Belfodil. [...]