CORSERA (G. PIACENTINI) - «Non ho pazienza, voglio sempre tutto e subito anche se capisco che è difficile». Non perde la speranza, Zdenek Zeman, nemmeno dopo la quarta sconfitta in campionato della Roma, la seconda consecutiva dopo quella di domenica contro lUdinese, lennesima in rimonta dopo essere passata in vantaggio con un gol di Lamela in avvio. La sconfitta del «Tardini », maturata su un campo al limite della praticabilità, ricaccia la Roma in una posizione
La sconfitta del «Tardini », maturata su un campo al limite della praticabilità, ricaccia la Roma in una posizione di classifica assolutamente anonima, ma il tecnico boemo non vuole sentir parlare di anno di transizione. «Per ottenere risultati, però, bisogna lavorare. Abbiamo fatto vedere a sprazzi un calcio di ottimo livello. Io ho fiducia in questa squadra, lavorando e concentrandoci possiamo solo migliorare. Purtroppo questanno ce ne sono successe molte, spero che si possa giocare anche un calcio regolare». Lanalisi sulla partita si ferma ai primi minuti. «Sui tre gol ha influito il terreno di gioco. Le condizioni erano difficili: sul primo gol cè stato un errore di Dodò per troppa sicurezza, gli altri due sono stati aiutati dallacqua. Difficile giudicare il secondo tempo, dovevamo sempre calciare la palla perché cera lacqua».
I numeri della stagione, però, sono impietosi. «Continuo a pensare che la Roma sia unottima squadra: con il Bologna e con lUdinese abbiamo fatto bene, purtroppo non per 90 minuti e lo abbiamo pagato». In assenza di Tachtsidis, ieri sera è toccato a De Rossi giocare regista. Una soluzione demergenza per il boemo. «De Rossi in nove anni non ha mai fatto il mediano, ha sempre giocato da mezzala. Lui non mi ha mai detto che vuole fare il mediano: si dice dallinizio che lui vuole giocare in quel ruolo ma a me non lo ha mai chiesto». Tra le poche cose positive cè Lamela. «Ha bisogno di essere stuzzicato. Ha dei mezzi e spero che continui a migliorare: prima faceva delle giocate sconclusionate, ora punta sempre la porta, vuole fare gol e spesso ci riesce»