IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - In quattro per tre maglie. Due romani - e romanisti - un greco e uno statunitense. I dubbi di Zdenek Zeman per il derby di oggi pomeriggio sono tutti legati al centrocampo. Perché in difesa le scelte sono fatte (con Stekelenburg out, Goicoechea sicuramente titolare) e in attacco pure, con Osvaldo
De Rossi, questo è vero, non vede lora di scendere in campo. Il derby per lui è sempre stata una partita diversa dalle altre, questanno in particolare, per tutto quello che succede, si dice e si scrive fuori dal campo lo è ancora di più. In questi giorni ha scelto la via del silenzio, ha cercato di isolarsi da tutto per pensare solamente a prepararsi al meglio per lappuntamento di oggi. E chi lo ha visto a Trigoria dice che è pronto. Anzi, «prontissimo». Prontissimo, ma non è una notizia, è anche Francesco Totti. Lultima volta che la Roma ha vinto un derby è stato grazie a lui, doppietta sotto la Sud a marzo 2011. Venerdì ha saltato lallenamento del pomeriggio per un fastidio allanca, ieri ha svolto la rifinitura coi compagni e oggi, ma anche questa non è una notizia, sarà regolarmente al suo posto. Per cercare la vittoria, senza pensare troppo (ne parlano gli altri, non lui) a uno dei pochi, pochissimi, record che ancora gli manca, cioè quello di gol al derby (è a quota 8). Con lui Osvaldo, che non è al meglio dopo laffaticamento muscolare e la botta al piede subita col Palermo, e Lamela. Detto che in porta ci sarà sicuramente Goicoechea, davanti a lui toccherà a Piris, Marquinhos e Balzaretti, con Burdisso strafavorito su Castan anche se il brasiliano ieri ha scritto su Twitter di essere «pronto per giocare». Chissà se Zeman la pensa nello stesso modo.