LA REPUBBLICA (G. FOSCHINI/ M. MENSURATI) - Linchiesta sul calcioscommesse riparte da un hotel di Milano, lhotel Toq di corso Como. E, in particolare, da uno dei suoi frequentatori, un signore di una sessantina danni, capelli radi, abiti eleg
Il testimone è considerato decisivo, tanto che il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha messo in calendario ben due giorni di faccia a faccia, oggi e domani. La prima domanda sarà proprio quella relativa allidentità di questuomo misterioso di cui Gegic ha parlato in una intervista pubblicata proprio lunedì dalla Gazzetta dello Sport. «Abbiamo incontrato un paio di volte un signore sulla sessantina, alto meno di 1,80, un po in sovrappeso. Ce lha presentato Bellavista ( ndr, lex giocatore del Bari, già arrestato per il calcioscommesse). Non ricordo il suo nome. Voleva venderci gare combinate di Serie A. Dove erano coinvolte squadre del Sud: Catania, Palermo, Lecce, Napoli, eccetera. Ci diceva: Andate sul sicuro con me. Ma voleva 600 mila euro per le informazioni. Troppi».
Di questuomo però aveva già parlato, nel marzo del 2012, a Repubblica, direttamente Ilievski, fornendo altri dettagli. «Di lui so soltanto che ha una serie di cellulari, fa un paio di telefonate, apre un computer e poco prima del calcio di inizio dice se la partita si può giocare oppure no. Se sì, si scommette. Altrimenti si va tutti a casa». «La procedura notano gli inquirenti- è quella di un professionista». Nel suo racconto, Ilievski spiegò che Salvatore (così lo Zingaro chiamava questo mister X) accetta solo pagamenti in contanti, e soprattutto soltanto cifre molto alte. Da trentamila in su. Ma, a sorpresa - ed è questa la novità - cè anche un altro testimone che nei giorni scorsi ha parlato alla procura di Cremona dellimportanza di Salvatore.
Si tratta di Massimo Erodiani, il proprietario di una ricevitoria di Pescara che sta collaborando allindagine. Il suo verbale - ritenuto molto interessante - è stato secretato dagli inquirenti che nelle sue parole avrebbero trovato molti elementi utili allidentificazione di Salvatore. In teoria esiste anche la possibilità che si tratti di una persona diversa da quella indicata dai due zingari, ma questo non farebbe che aggravare il quadro: anche luomo di Erodiani vendeva le partite di serie A e lavorava allhotel Toq. La cui hall si trasformerebbe dunque in una sorta di suk della Serie A. Come del resto dimostrerebbe anche il summit - così lo chiamano gli inquirenti - che si tenne in quelledificio la notte del 15 maggio, dopo la partita Lazio- Genoa (partita combinata, secondo la procura). Cerano tutti al Toq, quella sera: Ilievski e Gegic, Milanetto e Bellavista, e, appunto, Salvatore.