Fase difensiva debole, i problemi sono più pratici che filosofici

02/11/2012 alle 08:52.

CORSPORT (A. MAGLIE) - La sintesi di Walter Sabatini è impeccabile: la Roma fa cose belle e cose meno belle. Forse le seconde sono, al momento, prevalenti rispetto alle prime se è vero, come è vero, che la squadra giallorossa ha subìto molte rimonte.

La filosofia di Zeman ai tempi di Zemanlandia era semplice: segnare un gol in più degli avversari. Ora capita spesso che siano gli avversari a farne uno in più. E qui viene tirata in ballo la cronica debolezza della fase difensiva nella rielaborazione zemaniana. Nella Roma attuale, però, si intravede qualcosa di più e forse di peggio. Tanto per cominciare, i difensori a disposizione del boemo sono buoni giocatori ma o troppo acerbi (per età) o ancora inesperti (essendo arrivati in Italia da poco). In queste condizioni, faticano, come si dice, a fare reparto e i gol incassati anche a Parma ne sono in qualche maniera la conferma. Ma, come spesso sottolineano gli allenatori, se una squadra prende molti gol la responsabilità non è solo della difesa tanto è vero che si preferisce parlare di fase difensiva. E anche da questo punto di vista le cose non vanno meglio. Perché se la difesa non fa reparto, il centrocampo spesso non riesce a tenere le distanze giuste (e a proteggere, con quelle distanze la linea dei difensori).(...)