CORSERA (G. PIACENTINI) - Roma, da sempre, è città di avvistamenti. Campioni che passano nella città eterna, magari solo per vedere San Pietro, vengono da sempre accostati alla formazione giallorossa. Negli anni sono molte le leggende metropolitane quella di Clarence Seedorf che aveva già comprato casa allEur per vestire la maglia giallorossa si tramanda
Due giorni fa è toccato a Roberto Mancini, avvistato a Piazza del Popolo, a due passi dallo studio Tonucci, ufficio legale di riferimento di James Pallotta e soci. Nei giorni in cui a Roma non si parla altro che del caso De Rossi e alla luce della trattativa che cè stata in estate con il Manchester City per la cessione del centrocampista lequazione è stata facile: è venuto a trattare De Rossi.
A cascarci è stata una radio privata, che ha rilanciato la (presunta) notizia e ha dato il via ad un lungo tam tam mediatico. In realtà lallenatore del City è proprietario di alcuni immobili in quella via ed era andato per sbrigare alcuni affari in sospeso. Una questione privata, anche perché dopo il mancato matrimonio estivo, i Citizens hanno perso punti nella lista delle possibili destinazioni di De Rossi. Molto più probabile che alla fine, se dovesse decidere di lasciare la Roma, la prima scelta di Daniele sia Parigi, con Madrid e Londra che in questo momento possono considerarsi solamente delle alternative.
De Rossi non ha giocato nemmeno un minuto nelle coppe europee e a gennaio potrebbe essere inserito nelle liste della Champions League. Il Psg, così, da quando ha capito che il giocatore è sul mercato, manda messaggi damore. Lultimo in ordine di tempo è quello Lavezzi («Quelli bravi come lui al Psg piacciono sempre») ma era toccato a Verratti, Ancelotti, al presidente Al Khelaifi e ad Ibrahimovic provare a sondare il terreno. Che oggi, rispetto a qualche tempo, è molto più fertile. Chiunque voglia De Rossi dovrà accontentare non solo lui ma anche la Roma. Che aspetta solo unofferta «vera».