GASPORT (A. PUGLIESE) - Stavolta il suicidio è completo, proprio come era già successo con il Bologna. Squadra lunga, giocatori inadatti, condizione mentale ad intermittenza. E quel rigore finale che a Zeman proprio non va giù. «Il fallo non c'è, Pereyra
Il d.g. e il tecnico Se Zeman attacca gli arbitri, il d.g. Baldini li assolve: «Il rigore non c'era, ma parlarne è controproducente. Se vogliamo che sbaglino il meno possibile, dobbiamo lasciarli sereni. E' una partita che potevamo vincere lo stesso. La Champions? Possiamo competere, anche se dobbiamo migliorare la fase difensiva». Il boemo poi sposta il mirino sulla squadra: «Avevamo cominciato bene, dopo il 2-1 ci siamo innervositi. Sapevamo che l'Udinese gioca bene in contropiede, ma non siamo riusciti a stare compatti ed impedirlo. Gli altri 2 gol sono venuti su nostri passaggi intercettati: siamo arretrati senza attaccare la palla. Paura? Dobbiamo crederci e giocare 90 minuti con lo stesso atteggiamento. Invece, nella ripresa non siamo entrati con la stessa voglia. E io non alleno una squadra per gestire le partite». Detto dei cori contro i carabinieri nel minuto di silenzio, ora la zona Champions è a -7. «Se penso ai primi 30 minuti sono convinto che ce la possiamo ancora giocare». Chiusura sui singoli. «Tachtsidis? Per me è stato il migliore. Lamela ha fatto due gol, ma ne ha sbagliati due facili. E Dodò si deve inserire. Ma aspettiamo a dire che ne sentiremo parlare...».