LEGGO (F. BALZANI) - «Zeman non farà la fine di Luis Enrique». Un avvertimento chiaro, diretto, ripetuto più volte in modo da essere compreso a tutti quello fatto ieri da Sabatini e Baldini alla squadra nel giorno dei chiarimenti dopo la figuraccia di Torino. Il
Insomma: ora nessuno avrà seconde chance. Né i veterani (vedi De Rossi o Burdisso), né quelli che Sabatini ha etichettato come «sopravvalutati» (Lamela o Tachtsidis). I due dirigenti hanno anche invitato i giocatori a evitare certe dichiarazioni e hanno smentito con forza (Baldini lo farà oggi in conferenza stampa alle 14,30) la presunta disgregazione del management anche se nelle ultime ore è ricominciato a circolare il nome di Montali come possibile sostituto del dg nel caso dovesse davvero andare al Tottenham. Anche Zeman ha preso la parola per assicurare che lui non mollerà di un centimetro. La squadra ha ascoltato in silenzio assoluto i rimproveri della dirigenza, che domani riabbraccerà a 10 mesi di distanza il presidente Pallotta a Roma più per la questione stadio che per risolvere gli evidenti problemi gestionali del club.