Ribaltone Piris. Da bluff ad uomo-assist, Ivan rinasce sulla fascia

24/10/2012 alle 09:36.

GASPORT - Considerando che anche ieri Dodò non si è allenato, allora un Ivan Piris in più chissà che non faccia davvero comodo. Soprattutto, poi, se il laterale paraguaiano è quello di Genova e non quello ammirato (si fa per dire) n

Come Maradona e Platini «A me fa piacere che abbia fatto una buona prestazione anche per voi che vedete la partita da lì sopra», aveva detto Zeman domenica — a fine gara — ai giornalisti, parlando proprio del paraguaiano. Per poi aggiungere: «Io ho sempre detto che Ivan è uno che può giocare nella Roma. Troppa fretta nel giudicarlo inadatto? In Italia in passato sono arrivati anche giocatori importanti come Maradona e Platini, che il primo anno non hanno fatto nulla, per poi mettere a disposizione della squadra le loro qualità». Ecco, senza scomodare due fenomeni del passato come «El Pibe de Oro» e «Le Roi», a Roma la gente si saprà accontentare anche di molto di meno. Basterebbe, per esempio, avere lo stesso Piris di Genova, dove il paraguaiano al solito grande impegno (quello è sempre stato impeccabile) ha abbinato questa volta anche maggiore intensità agonistica e più presenza tattica in campo.

Sull'altalena Del resto, che Ivan sia bravo nella fase difensiva è un'altra cosa su cui è difficile controbattere (probabilmente, nello scacchiere difensivo di Zeman è quello che sa fare meglio la presa di posizione e le diagonali difensive, anche se la partita con il , in tal senso, ha messo in mostra qualche imbarazzo). Diverso, invece, il suo apporto in fase offensiva. Lì fin qui Piris ha subito le maggiori critiche: nella fase di appoggio alla manovra, nelle capacità di sapersi sovrapporre, nei cross. «Su Piris bisogna lavorarci su. Ha enormi qualità fisiche e buone doti tecniche», ha detto di lui ieri Eusebio Di Francesco. Piris, comunque, è in crescita: a Marassi due assist sono stati i suoi, quelli dei gol di e il 2-2 di Osvaldo. «Assist a parte, è stata la mia miglior partita stagionale, anche se ci sono stati anche i due errori sui due gol del », ha detto a fine partita il paraguaiano.

Futuro Adesso Piris deve continuare così: lavoro e applicazione, al massimo della concentrazione. Solo in questo modo riuscirà ad allontanare definitivamente tutte le diffidenze che girano sul suo conto, a cominciare da chi lo aveva già associato ad José Angel, l'altro flop sugli esterni dello scorso anno. Per non essere un altro José Angel, a Ivan non resta che correre. Il resto si vedrà in seguito...