IL TEMPO (A. AUSTINI) - Possono giocare insieme. E l’occasione si presenta subito. Domani la Roma sarà di scena a Salerno - dove è stato risolto in extremis un problema tecnico alle porte dello stadio Arechi - senza lo squalificato Zaniolo e allora Mourinho potrebbe mettere in pratica un’idea che lo stuzzica non poco: Abraham e Shomurodov insieme. Più a gara in corso che dall’inizio. Come? L’uzbeko può partire largo su entrambe le fasce, ma sembra più adatto a giocare alle spalle del centravanti, con licenza di svariare sul fronte d’attacco.
A quel punto potrebbe essere Pellegrini ad allargarsi a destra (come accaduto contro la Fiorentina con la Roma in 10), magari scambiandosi la posizione con Shomurodov. Ma si tratta di un’opzione-B, ricordando la spiegazione di Mourinho al termine del match con i viola: «Da subito ho pensato di mettere insieme Abraham e Shomurodov, che può giocare anche sul lato, con Pellegrini più nel vivo del gioco. In questo momento, però, non possiamo permettercelo». Ecco perché il principale candidato a sostituire nell’undici iniziale Zaniolo è Carles Perez, ricambio naturale dell’azzurro. E con il gol segnato al Trabzonspor si candida anche El Shaarawy: dovesse toccare a lui, sarebbe Mkhitaryan a spostarsi a destra. Chi è sicuro di giocare è Abraham, presentato ieri a Trigoria da Tiago Pinto come «la nostra prima scelta». L’inglese ha le idee chiarissime: «Non sono qui solo per Mourinho. Ho sempre seguito la Roma e ho condiviso lo spogliatoio al Chelsea con Rüdiger ed Emerson, Toni in particolare mi ha sempre parlato benissimo del club».
Sul tandem con Shomurodov non ha alcuna obiezione: «Ho iniziato a giocare come ala destra, poi mi sono spostato al centro. Sono abituato a ricoprire diversi ruoli». La sua scelta di lasciare la Premier per cimentarsi nel calcio italiano è totalmente ponderata: «Volevo uscire dalla mia comfort zone, conoscere un nuovo Paese ed evolvermi. Sarebbe stato facile per me restare in Inghilterra e trovare una squadra. Il mio focus non è dimostrare al Chelsea di aver sbagliato a vendermi o convincerli a ricomprarmi».
La nuova coppia di giovani attaccanti ha relegato Borja Mayoral al terzo posto nelle gerarchie dei centravanti. Per questo lo spagnolo - a cui è stato chiesto di rinunciare alle Olimpiadi per essere subito a disposizione di Mourinho - sta ragionando insieme all’agente su un addio: lo vuole il Crystal Palace in prestito, serve l’ok del Real Madrid per interrompere in anticipo il prestito alla Roma. Che vorrebbe però tenersi Mayoral.
Sul mercato ci sono invece Diawara e Villar: dalla partenza di uno dei due negli ultimi 4 giorni di mercato dipende l’arrivo di un altro centrocampista. A Mourinho farebbe comodo. Così come un altro terzino a destra: non a caso ha spedito Reynolds in tribuna giovedì.