CORSERA (A. ARZILLI) - Sotto esame per due ore cronometrate, come da prassi della magistratura svizzera: ieri mattina Stefano Mauri era a Berna insieme alla madre, entrambi indagati per riciclaggio dalla pm Elena Catenazzi in relazione ai 350 mila euro depositati a novembre 2010 su un conto elvetico, somma che ha innescato il
Lipotesi è di riciclaggio di denaro, di esportazione di capitali in «nero» presso banche più discrete di quelle italiane con lutilizzo di falsi giustificativi che una società finanziaria elvetica (ma con sede legale a Londra) provvedeva a fornire a numerosi facoltosi «clienti», tra i quali molti calciatori. Siamo in piena evoluzione, quindi. A Cremona, invece, siamo al rush finale: venerdì il procuratore Stefano Palazzi sarà dal Gip Guido Salvini e dal pm Roberto Di Martino per fare il punto della situazione e per raccogliere altro materiale sul filone cremonese rimasto inevaso in sede sportiva. Il passaggio apre la fase dei deferimenti, attesi entro un mese. Per Mauri potrebbe esserci la contestazione della «semplice» omessa denuncia, il reato di illecito sembra oggi un po più lontano. (...)