La Roma anticipa il futuro

10/10/2012 alle 10:54.

CORSPORT (S. DI SEGNI) - Nel gotha del calcio, a Londra, per la rassegna Leaders in Football . La Roma è volata nella capitale inglese, dove oggi parteciperà per il secondo anno consecutivo all’evento che coinvolge i protagonisti del mondo del pallone: sponsor e top club, un concentrato di eccellenze, con cui il club

 
STADIO - All’evento era previsto inizialmente anche il presidente Pallotta, ma la sua presenza non è più così sicura. Poco importerà ai tifosi della Roma, se in compenso la certezza dell’amercano si chiama stadio di proprietà:  «Siamo alla scelta finale, lo stadio avrà sessantamila posti, negozi e ristoranti, è stato progettato da un architetto di fama mondiale come Dan Meis e dovrà essere pronto per il 2016» (...)
 
EFFETTI - La visita a Roma è stata utile a far crescere il legame tra Pallotta e l’ambiente: il padrone ha intenzione di ripresentarsi con più frequenza, se non riuscirà a tornare per il derby, farà di tutto per esserci in occasione di Roma-Milan, in programma il 22 dicembre all’Olimpico. L’ultimo soggiorno romano ha coinciso con un momento delicato, la presenza del presidente ha contribuito a spezzare il clima di tensione e a infondere, agli occhi dell’opinione pubblica, nuove certezze attorno ai dirigenti.  «La squadra è sottovalutata. Vogliamo far capire a tutti che questo è il principio di una nuova storia per la Roma e per il calcio italiano» , la convinzione di Pallotta. Che preferirà sempre evitare intromissioni sulla sfera tecnica, ma avrà trovato sicuramente d’accordo Zeman sull’opportunità di portare la società fuori dalla Borsa:  «Nello sport non esiste come in Borsa l’investimento mordi e fuggi. Se vuoi guadagnare devi costruire e puntare sui risultati di lungo periodo: e anche per questo dico che le squadre sportive non andrebbero mai quotate»
 
DELISTING - Così la Roma può seguire le orme dei Boston Celtics,  «delistati» dopo l’acquisto. Se a seguito dell’aumento di capitale il pacchetto di maggioranza supererà il 95%, la proprietà avrà l’obbligo di acquistare dai piccoli azionisti che chiedono di dismettere. Qualora le azioni oscillassero tra il 90 e il 95%, la società sarà soggetta allo stesso obbligo, salvo decidere di ripristinare entro novanta giorni il fluttuante sul mercato. L’uscita dalla Borsa, viceversa, diventa un diritto, una volta superato il 95%, se annunciato preventivamente.  «E’ prematuro parlarne» , precisa Pallotta, prima di consegnare un aneddoto alla piazza:  «L’operazione Roma mi era stata suggerita da George Soros, perché è stato molto vicino a comprare la squadra» . (...)