Il fumo negli stadi divieti o consigli?

19/10/2012 alle 17:36.

REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Divieto di fumo negli stadi: il progetto dell'Osservatorio del Viminale ha creato un dibattito interessante. Negli Usa la decisione è stata lasciata ai proprietari degli impianti all'aperto, perché in quelli al chiuso, tipo Dallas, il fumo è proibito. Al Nou Camp, lo stadio del Barcellona, è proibito fumare. In altri sono previsti spazi per fumatori, come ad esempio in molti aeroporti. L'Uefa aveva messo le sigarette al bando in occasione degli Europei di Polonia-Ucraina. Allo Juventus Stadium, essendo di proprietà, è prev

Il senatore Pd, Ignazio Marino, che è anche medico, sostiene che "tutti gli strumenti di deterrenza e prevenzione per dissuadere i giovani dal cominciare a fumare e aiutarli a smettere sono contenuti nel disegno di legge bipartisan". Circa l'80 per cento dei fumatori comincia infatti entro i venti anni: nella fascia di età fra i 15 e i 24 anni fuma il 15,9% dei maschi e il 21,9% delle femminile. Secondo il Ministero dell'Interno i danni da fumo passivo riguardano anche gli spazi parzialmente aperti, come appunto gli stadi. Ma le politiche proibizionistiche vengono da più parti giudicate inutili e controproducenti. Per questo è giusta la strada seguita, almeno sinora, dall'Osservatorio: innanzi tutto un monitoraggio per scoprire come si regolano all'estero e capire anche, eventualmente, quale normativa applicare negli stadi italiani. Poi magari concordare con le Leghe calcistiche già in questa stagione una giornata senza fumo negli stadi. L'obiettivo dell'Osservatorio è di arrivare ad una decisione per la prossima annata calcistica, mettendo-se possibile-in... fuorigioco le sigarette negli stadi. Sarebbe complicato poi il controllo. Inoltre, credo sia interessante (e saggia) anche la linea che vuole seguire la Roma: il club made in Usa sta studiando la possibilità di suggerire (non costringere, non si può) i papà, le mamme, i nonni a non fumare davanti ai bambini nella zona creata apposta dei "Distinti famiglie". Un'idea che la Roma sta portando avanti insieme con la Disney, in un progetto più ampio per riportare le famiglie negli stadi. Come era a Roma, tanti anni fa. Certo il club giallorosso non potrà scegliere Zeman come testimonial nella campagna contro il fumo...

La Corte dei Conti e la Corte di giustizia federale Stupore fra alcuni "convenuti" (cioè imputati) nel processo davanti alla Corte dei Conti per Calciopoli 2006: a firmare la sentenza 993, che condanna-in primo grado-Bergamo, Pairetto, Mazzini e c. a risarcire la Figc con 4 milioni di euro è stato il presidente relatore Ivan De Musso. Lo stupore deriva dal fatto che De Musso è anche fra i componenti della IV sezione giudicante (calcio femminile, settore tecnico e settore scolastico) della Corte di giustizia federale, vale a dire uno degli organi di giustizia sportiva che fa capo alla Figc (vedi www.figc.it). Secondo alcuni avvocati dei "convenuti" sarebbe stato più saggio se De Musso si fosse astenuto. Baseball al voto, due sfidanti per Fraccari Baseball, domani al voto: fondata nel 1950 la Fibs (federazione italiana baseball e softball) rinnova le sue cariche a Salsomaggiore Terme. Il presidente Riccardo Fraccari, anche n.1 della Federazione mondiale, è in carica dal 2001. Due gli sfidanti: l'imprenditore romano Claudio Carnevale (che nella sua "squadra" ha anche Massimo De Luca, ex direttore di Rai Sport) e Mino Micali. Il baseball è ancora in corsa per rientrare nella "famiglia" olimpica dall'edizione del 2020, se le grandi Leghe mondiali daranno il via libera ai loro campioni, come hanno fatto fatto il basket e il golf.