IL TEMPO (A. SERAFINI) - È sempre complicato stabilire completamente chi ha torto o ragione. Soprattutto seagli estremi del nodo entra prepotentemente l'amore per due simboli della città. La diatriba tra Zeman e De Rossi continua a tenere banco, trascinandosi inevitabilmente anche fuori dal Raccordo Anulare. Se il boemo lo striglia,
Un messaggio chiaro, che probabilmente condivide con più imbarazzo anche Cesare Prandelli, che rispetto all'ultimascelta del boemo, è pronto a regalargli una maglia datitolare nei prossimi impegni con Armenia e Danimarca. E nelle fantasiose ipotesi di rotture definitive e partenze lampo, anche uno zemaniano come Verratti lancia parole di stima al compagno: «Non so cosa sia successo fra i due.Quando ero a Pescara non ho mai avuto problemi con Zeman. De Rossi credo che continui a stare benissimo a Roma, ma se venisse a Parigi non potrebbe che farmi piacere».
Montella lo accoglierebbe volentieri a Firenze, «ma io sono estraneo - dice il tecnico viola - dalla questione e tale voglio rimanere. Sono contento di non dover affrontare questo problema».A mettere l'ultima parola ci ha pensato il presidente del Coni Gianni Petrucci: «Credo che abbiano ragione entrambi, quindinon ci saranno ripercussioni che possano infastidire anche l'ambiente esterno». Diplomazia a parte, per il momento le cose potrebbero ammorbidirsi almeno finché la truppa dei romanisti in azzurro nontornerà aTrigoria. A meno cheunodei due litiganti non decida preventivamente di prolungare la sfida di fronte alle telecamere.