CORSERA (L. VALDISERRI) - Usa una parola da tifoso. Dice proprio così: «Dopo la
Così tornerà in campo Piris per Taddei, che contro la Juve non «saliva», e soprattutto ci sarà il debutto da titolare del diciottenne Marquinhos, come centrale difensivo accanto a Castan, al posto di Burdisso. Zeman non lo annuncia, ma lo spiega: «Penso che il problema di Burdisso non sia tanto fisico, forse è tattico. Ancora non crede tanto in quello che si deve fare. È un ragazzo molto serio e, magari, più avanti ci riuscirà. Ma a 32 anni, dopo aver giocato un certo calcio per 15, non è facile cambiare ». È un discorso che vale anche per Daniele De Rossi, che nel ruolo di intermedio si ritrova molto poco e che, soprattutto, nel dopo gare di Torino ha detto il contrario di quanto professato da Zeman sullobiettivo scudetto (lallenatore: «Perché no? Dobbiamo competere con tutti»; il giocatore: «Non illudiamo i tifosi »)? La risposta di Zeman è articolata: «Primo: con De Rossi non ho mai litigato, anche se a voi piace scriverlo. Non so se il suo sia un problema fisico, ma non ha ancora fatto il De Rossi. Questione di gioco? Il gioco lo fa lui, non lo faccio io. Se credo ancora in una Roma da scudetto? Dal primo giorno chiedo comportamenti, voglia di migliorare, di proporsi, di lottare per qualcosa. Non faccio passi indietro, sono sempre convinto che questa squadra deve competere, poi è normale che deve farlo in maniera diversa rispetto alla partita di Torino».
De Rossi, comunque, giocherà. Da centrale, dove rende di più, al posto di Tachtsidis. Sarà una gara importante anche per Stekelenburg, che esce da una serie di prestazioni negativema sarà confermato. Zeman lo ha scagionato del primo gol della Juve, quello di Pirlo su punizione: «Se due uomini della barriera si aprono, non può essere colpa del portiere». Attenzione: Goicoechea, in allenamento, sta facendo bene.