IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Stavolta non dovrebbero esserci sorprese. «Dodò? Non è scontato che parta dal primo minuto ma è molto probabile», la riflessione a voce alta di Zeman ieri. Parole che sorprendono e non poco visto che solamente sette giorni fa il responso del tecnico era stato diametralmente opposto: «Progressi? Ci
Lattesa dunque sembra essere finita. Dopo undici mesi dall'operazione che nel novembre dello scorso anno gli ricostruì il legamento crociato del ginocchio sinistro, José Rodolfo Pires Ribeiro, alias Dodò, è pronto. Una scommessa che la Roma è certa di vincere. Altrimenti il ds Sabatini non avrebbe investito un milione di euro per il premio di formazione che spettava al club paulista e pagato anche una commissione di 1,5 milioni all'agente Calenda. Due milioni e mezzo, per un ragazzino con un legamento crociato rotto e con il contratto scaduto, non è cosa di tutti i giorni.
Come la bella emozione vissuta da Francesco Messori. Dopo aver incontrato Messi, il quattordicenne di Correggio, nato senza la gamba destra, ieri è stato ospite della Roma a Trigoria dove ha conosciuto Totti, assieme al resto della rosa. Stasera entrerà in campo prima del calcio d'inizio dell'incontro con l'Udinese proprio al fianco del capitano giallorosso. Messori, nonostante lhandicap, grazie al Centro Sportivo Italiano è riuscito a far modificare le normative ottenendo il via libera a giocare a pallone in una squadra di normodotati e scendendo in campo con le stampelle. Ora il sogno è di costituire una nazionale di ragazzi amputati, realtà già presente in altri paesi del mondo.