Dodò, fine di un incubo

28/10/2012 alle 09:24.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Stavolta non dovrebbero esserci sorprese. «Dodò? Non è scontato che parta dal primo minuto ma è molto probabile», la riflessione a voce alta di Zeman ieri. Parole che sorprendono e non poco visto che solamente sette giorni fa il responso del tecnico era stato diametralmente opposto: «Progressi? Ci

L’attesa dunque sembra essere finita. Dopo undici mesi dall'operazione che nel novembre dello scorso anno gli ricostruì il del ginocchio sinistro, José Rodolfo Pires Ribeiro, alias Dodò, è pronto. Una scommessa che la Roma è certa di vincere. Altrimenti il ds non avrebbe investito un milione di euro per il premio di formazione che spettava al club paulista e pagato anche una commissione di 1,5 milioni all'agente Calenda. Due milioni e mezzo, per un ragazzino con un rotto e con il contratto scaduto, non è cosa di tutti i giorni.
 
Come la bella emozione vissuta da Francesco Messori. Dopo aver incontrato , il quattordicenne di Correggio, nato senza la gamba destra, ieri è stato ospite della Roma a Trigoria dove ha conosciuto , assieme al resto della rosa. Stasera entrerà in campo prima del calcio d'inizio dell'incontro con l'Udinese proprio al fianco del capitano giallorosso. Messori, nonostante l’handicap, grazie al Centro Sportivo Italiano è riuscito a far modificare le normative ottenendo il via libera a giocare a pallone in una squadra di normodotati e scendendo in campo con le stampelle. Ora il sogno è di costituire una nazionale di ragazzi amputati, realtà già presente in altri paesi del mondo.