De Rossi, coerenza e onestà non pagano più

02/10/2012 alle 10:39.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Poiché il capro espiatorio Luis Enrique non funziona più bene come prima — in fondo il deleterio asturiano aveva fatto gli stessi punti di Zeman senza la spinta della vittoria a tavolino di Cagliari — ecco che il nuovo «male» della Roma



, almeno per chi scrive, ha tante doti. Tra queste, sicuramente, non c’è la furbizia. Fosse furbo, non giocherebbe in condizioni imperfette e fuori ruolo. Penserebbe a se stesso e non a un gruppo in difficoltà — di classifica e di gioco—a cui prova a dare una mano anche a rischio di fare brutte figure. Come quella di sabato sera a Torino, contro la
, per la quale il Corriere della Sera lo ha valutato con un 4,5 che probabilmente si sarebbe dato lui stesso. Ma un conto è giocare male e un altro tirarsi indietro. non lo ha fatto né prima né dopo, quando è andato a mettere la faccia davanti a telecamere e taccuini in una di quelle situazioni dove nessuno vuole parlare. Perché la vittoria ha sempre tanti padri e la sconfitta resta invece molto in fretta orfana. Se coerenza e onestà non pagano più e non sono più gradite, il problema diventa davvero grave. Ma non per . Per la Roma