Che fine ha fatto Capitan futuro?

01/10/2012 alle 11:25.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Al di là delle idee personali sul fatto che la Roma possa o meno competere per vincere il campionato, in questo momento c’è in piedi una questione-De Rossi che è tutta da affrontare. Che fine ha fatto il centrocampista che fa la differenza in tutte le zone del campo? Perché nelle ultime due

 
TATTICA - Il ruolo in cui ha giocato con Prandelli nella spedizione ucraino-polacca è lo stesso in cui lo sta provando ad impostare nuovamente Zeman.  «Lui per me è un centrocampista» , dice il boemo che lo ha piazzato intermedio con Tachtsidis al centro.  «Devo fare di più, il ruolo c’entra poco» racconta . Che però finora è stato irriconoscibile: sempre al piccolo trotto, mai protagonista di un affondo importante, non incline in maniera naturale al passaggio di prima o all’azione veloce come chiesto dal boemo. Più regista di un calcio alla Luis Enrique fatto di possesso-palla, per intenderci. L’impressione che da una partita e mezza ha dato al pubblico romanista, è quella di un giocatore che svolge il semplice compitino, senza aggiungere nulla, corricchiando con sufficienza. Va detto però, che è ancora alle prese con una condizione non ottimale visto che è tornato dopo oltre un mese di stop soltanto a metà della settimana scorsa. Il tempo per ripartire c'è. appare pronto:  «Sono arrabbiato, cercherò di mettere in campo questa rabbia già contro l'Atalanta, domenica prossima» .(...)
 
OPINIONI - Non solo affari tecnico-tattici, però. Perché il dibattito di queste ore rguarda anche il feeling tra e Zeman.  «Chi parla di scudetto fa il male della Roma» ha sentenziato il mediano all’interno dello Stadium, dopo la mazzata subita in campo. Il problema è che  «di scudetto» aveva parlato proprio Zeman, a più riprese, l’ultima volta non più tardi di se giorni fa, alla vigilia della sfida interna con la Samp’:  «La Roma può lottare per lo scudetto» , aveva detto il capo a Trigoria. I dubbi dei tifosi, a questo punto, non hanno come tema principale la questione di chi abbia o meno ragione. Di più: è giusto che un giocatore smentisca così clamorosamente il suo allenatore soltanto cinque giorni dopo, per di più su un capitolo così caldo? O sarebbe stato meglio evitare? non ha mai mandato a dire alcunché, uno dei suoi pregi più grandi che nessuno potrà mai mettere in dubbio è quello di aver sempre detto ciò che pensa, senza particolari filtri. Ora però c’è il bene della Roma, della sua Roma, di mezzo. (...)