IL TEMPO (A. MASU) - Cera una volta il SantElia, impianto da 60mila posti tirato su per festeggiare lo storico scudetto del 70, quello di Gigi Riva e altri dieci eroi. Uno stadio da Coppa dei Campioni, da conservare nei secoli dei secoli. Ma linizio della fine arriva col restauro per Italia 90. Quel SantElia diventa sempre più un rudere, abbandonato a se stesso. Fino al 2002, quando Massimo Cellino inventa lo stadio matrioska:
Il resto è storia di oggi. SantElia e Trieste finiscono nel cassetto dei ricordi, ecco spuntare lIs Arenas di Quartu, vecchio impianto per squadre dilettanti, da trasformare in stadio di serie A in pochi mesi. I lavori partono a maggio: «Per fine ottobre sarà pronto», sussurrano i più ottimisti in casa Cagliari. Ma tutto è relativo, compreso il tempo. Cellino vuole lo stadio per il 2 settembre, esordio casalingo con lAtalanta. Una settimana di battaglie burocratiche porta a giocare a Quartu a porte chiuse. Con la promessa di aprirle al pubblico per il 23 settembre, cioè ieri. Il Cagliari ci crede, mette in vendita i biglietti. «Un azzardo», sibila il Prefetto di Cagliari Balsamo. Che, infatti, chiude ancora le porte, per uno stadio inagibile.
Inutile sommergere di carte gli uffici della Prefettura. E allennesimo no, il rockettaro Cellino imbraccia la chitarra e spara: «Tifosi, andate allo stadio, per noi è sicuro». Una dichiarazione di guerra in grande stile. Ora è tutto nelle mani del Giudice Sportivo.