GASPORT (M. FRONGIA) - Un doppio, durissimo no. Per il Cagliari e per i tifosi, che hanno fatto la corsa al botteghino per biglietti e abbonamenti, e pregustavano il debutto all'Is Arenas Stadium con la Roma di Zeman. Ieri, sul futuro della nuova
Poco dopo le 21 la nota della prefettura chiude quasi del tutto le speranze della tifoseria. «La Commissione ha espresso parere di non conformità al progetto, mancando alcuni elementi di rilievo per la sicurezza e la tutela della pubblica incolumità che riguardano in particolare gli impianti antincendio, le strutture in cemento armato e in metallo, la sicurezza delle aree esterne». Dunque, per ora, Sau e soci contro Totti e compagni si possono vedere solo in tv. O al Nereo Rocco di Trieste, stadio designato in Lega dal Cagliari.
Per i supporter, un incubo bello e buono. Il black out è dovuto alla «carenza di documentazione come spiega la prefettura per la struttura e per l'ipotesi di parziale utilizzo dell'impianto». Per la Commissione presieduta dal vice prefetto Carolina Bellantoni e composta da Asl, forze dell'ordine, Agis, Coni, vigili del fuoco, l'Is Arenas non è agibile. Tra le pieghe della querelle si insinua anche la polemica sui biglietti per la Roma, messi in vendita dal club di Cellino. Il prefetto Giuseppe Balsamo di ieri pomeriggio l'incontro riservato col questore Luigi Savina e il sindaco di Quartu, Mauro Contini rincara la dose, condannando la scelta del club di vendere i tagliandi prima del previsto.
«Si sono create aspettative per la partita che non potranno aver seguito. Il Prefetto ribadisce l'invito al Cagliari ad astenersi dal proseguire la vendita». Insomma, muro contro muro. Tanto che, forse intuendo il momento no, ai lavori della Commissione, Massimo Cellino non c'era. Come se non bastasse, anche da Trigoria brutte notizie. La Roma sa di giocare domenica a porte chiuse. Riorganizzare la trasferta sarebbe un guaio.