REPUBBLICA.IT (M. MAURO) - Ci preoccupiamo tutti, addetti ai lavori e appassionati, di promuovere il bello del calcio, lo spettacolo delle partite, ma poi la cronaca ci riserva episodi che vanno oltre l'immaginazione. Così questa domenica la copertina non può che essere per la vergogna di Cagliari. Tutti, in Lega e in Federazione, diano le dimissioni: per favore, vadano tutti a casa, è l'unica via di uscita.
Tornando al campo, tutto gioca a favore della Juve. Inter indefinibile, Milan depresso e allo sbando, Napoli inconcludente, mentre quella di Conte è una squadra stellare. La Juve con il Chievo è stata perfetta: una partita straordinaria, di grande intensità, pazienza e attesa. Ha creato otto palle gol senza rischiare mai nulla, con una qualità di gioco nella ripresa eccelsa, e dopo aver giocato in Champions (e io continuo a dire che la coppa, almeno per le grandi squadre, è un vantaggio): l'unico problema potrebbe essere la gestione di tutti i titolari ma Conte, Carrera e la società hanno fatto capire qual è il comportamento che i giocatori devono avere e sono sicuro che non avranno problemi. (...)
Questo campionato, per come si sta sviluppando, è scritto: le uniche che potrebbero impensierire la Juve sono il Napoli, per organico e forza dei suoi uomini, e la Roma, se però Zeman penserà a fare giocare la squadra bene e farle acquisire continuità, perché anche i tifosi sono stufi di sentire sermoni che con il calcio hanno ben poco a che fare. Quello della squadra di Mazzarri è senza dubbio un passo falso: il Napoli, con gli uomini che ha e in 11 contro 10 praticamente per 90 minuti, non può non vincere a Catania.