La squadra svegliata all’alba, nessun giocatore credeva al rinvio

24/09/2012 alle 10:17.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La telefonata, dalla Prefettura di Cagliari, arriva qualche minuto prima dell’una di notte. Il direttore generale Franco Baldini, in compagnia di Tonino Tempestilli e Carlo Feliziani, sono in attesa già da un’ora. Perché il vertice straordinario, convocata d’urgenza dal prefetto Giovanni Balsamo, doveva finire iniziare e finire prima. E invece la discussione ha preso il via solo alle ore 23. In un’ora e mezza è stata presa la decisione, anche per la ferma presa di posizione del questore Luigi Savina, di rinviare la partita a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico.



Baldini, Tempestilli e Feliziani sono scesi nella hall dell’albergo che ha ospitato la Roma sabato notte e all’una e mezza hanno ricevuto la visita del capo di gabinetto della prefettura che ha notificato alla società giallorossa l’ordinanza in cui si disponeva il rinvio di Cagliari-Roma. Dopo aver letto e quindi firmato il documento, il giallorosso ha predisposto il rientro nella capitale.



Zeman e i giocatori erano a letto. A dormire. Quando da Roma si è avuta la certezza di poter far rientrare trenta persone sul volo delle 9 di mattina, è stata messa la sveglia all’allenatore e ai giocatori. Alle ore 7. Nessuno credeva a quanto è stato detto al momento di tirarli giù dal letto. Gli stranieri perplessi: ci ha pensato direttamente Baldini, a colazione, a spiegare loro i motivi del ritorno anticipato a casa.

Sul primo aereo sono saliti Baldini, Zeman e lo staff tecnico, Feliziani, i giocatori, uno dei due medici, Colautti, due fisioterapisti e due magazzinieri, sul secondo, dopo pranzo, le altre dodici persone che avevano partecipato alla trasferta, scortate fino al momento della partenza per Roma da un blindato all’esterno dell’albergo.