IL ROMANISTA (V. META) - La borsa della nazionale ce laveva già, ma se ha dimenticato di prendere qualcosa glielavranno dovuto perdonare per forza, visto che per prepararla gli hanno dato meno di due ore. La convocazione di Arturo Calabresi per il Quattro Nazioni di Hannover che lUnder 17 affronta a partire da oggi è
Invece già oggi pomeriggio contro Israele potrebbe tornare a formarsi una coppia tutta giallorossa al centro della difesa, e sarebbe un inedito per questa stagione, perché se Capradossi è un punto fermo degli Allievi Nazionali di Tovalieri, per il sedicenne Calabresi è arrivata la promozione in Primavera. Un doppio salto che non ha stupito chi lha visto giocare sotto età con i 95 e ha imparato a conoscerne qualità e personalità, la stessa che ha dimostrato quando Alberto De Rossi gli ha consegnato una maglia da titolare nella sfida di Supercoppa Italiana in casa dellInter campione dItalia.
Lui che dei ventidue in campo era il più piccolo di tutti si è ritrovato a vedersela con Marko Livaja, il 93 che con Stramaccioni sta facendo il vice Milito. Non esattamente un cliente comodo per uno che aveva giocato la sua prima gara nella categoria appena quattro giorni prima, nel 4-1 interno con la Reggina, e invece Calabresi ha chiuso fra gli applausi di pubblico e panchina, perché nella ripresa le sue chiusure (splendido un anticipo su Livaja qualche metro fuori dallarea) hanno finito per risultare decisive. Il secondo trofeo nella Roma (a giugno ha vinto il titolo regionale con gli Allievi) inaugura nel migliore dei modi la stagione di Arturo, che a Trigoria è arrivato lo scorso anno dopo cinque stagioni nel Futbolclub (cui non è bastato cambiare il nome in Atletico Roma per evitare il fallimento). Faceva il centrocampista, da bambino addirittura il trequartista, larretramento sulla linea difensiva è unidea di Tovalieri, che pure nelle finali scudetto lha riportato a centrocampo per sfruttare il suo fisico (sfiora il metro e novanta) davanti alla difesa. Daltra parte lalternanza nei due ruoli non gli dispiace, gli ricorda Daniele De Rossi, il suo punto di riferimento. Nel 2010 lo ha nototo Bruno Conti, che ha realizzato il sogno che Arturo aveva da sempre portandolo alla Roma, destinazione naturale per un bambino che ha cominciato a parlare dicendo "Balbo e Fonseca" nonostante fosse così piccolo che oggi a stento se li ricorda giocare.
Scuola calcio allAcqua Acetosa con Alfonso Giovannini, il primo maestro importante che avrebbe poi ritrovato lultimo anno a via del Baiardo, anche se la passione per il pallone è nata quasi prima ancora che imparasse a camminare. Una precocità che Calabresi condivide con Alessio Romagnoli, quello che di fatto gli ha lasciato il posto in Primavera, dopo che De Rossi ha dirottato laltro centrale, Mattia Rosato, sulla fascia destra. Ma una risposta di personalità Calabresi lha data anche quando si è ritrovato improvvisamente sui giornali per via del noto servizio delle Iene realizzato dal papà Paolo la scorsa primavera: quando hanno provato ad attaccarlo prendendosela con la sua promozione sotto età negli Allievi, più forte della rabbia è stata la fierezza per un papà che ha mantenuto la schiena dritta