CORSPORT (R. MAIDA) - Il 18 dicembre 2010, giorno dellultima vittoria a San Siro prima di Zeman, Alessandro Florenzi era il capitano della Primavera. Su internet, dopo il gol di Borriello al Milan, scrisse un messaggio da tifoso felice: «Roma capitale, Milano succursale». Meno di due anni dopo, stesso stadio stessa
DI CORSA - Florenzinho, come già lha chiamato qualcuno, non ha avuto nemmeno il tempo di festeggiare, perché dopo aver incassato i complimenti dei compagni è volato in Salento, a Gallipoli, nel ritiro dellUnder 21. Magari a mente fredda riuscirà a realizzare cosa ha combinato. Quella rete ha orientato la partita a favore della Roma, ma è stata anche la conferma di un calciatore che non teme nulla. «E bravo e può crescere molto» racconta caustico Zeman. (...)
GRAZIE LUIS - Proprio lesperienza in serie B lo ha forgiato al punto giusto. Consegnandogli la personalità per giocare nella Roma senza gonfiarne lego a dismisura. Merito anche della scelta di Luis Enrique, che invece di portarlo subito con i grandi come aveva fatto con Caprari, Viviani, Antei e Piscitella lo ha mandato in Calabria, sulla costa ionica. Florenzi allepoca ci rimase male, perché aveva appena vinto lo scudetto Primavera e credeva di meritare subito una possibilità. Invece ha saputo convertire una delusione nella più grande fortuna professionale. Oggi, da quasi titolare della Roma, Florenzi tiene i piedi ancorati al suolo di Vitinia, terra di mezzo tra la città e il mare dove è nato e cresciuto. Vive ancora con i genitori, che gestiscono il bar del centro sportivo di Acilia, guida unutilitaria e frequenta la fidanzata di sempre, Ilenia, conosciuta in Curva Sud poco dopo le scuole medie. «Io sono tifoso, lei più di me: è una tosta» ricorda Alessandro, con il sorriso semplice e innocuo che vorresti leggere in tutti i ventunenni del mondo. In campo vorrebbe imitare Fabregas «ma rubo i segreti a Pjanic, un fenomeno». E quando gli fanno notare che durante le partite corre più di tutti, lui risponde come un giovane uomo: «Non parliamo di fatica. Cè gente che suda e lavora più di me e guadagna meno di me».
SALITA - In realtà non è così, almeno nel mondo impossibile dei calciatori bravi. Florenzi guadagna solo 30.000 euro allanno, il minimo federale, che resiste dal momento in cui firmò il primo contratto da professionista (scadenza 2014). Il suo procuratore, Alessandro Lucci, la settimana prossima comincerà a discutere il rinnovo a cifre molto più sostanziose, perché questo esige il mercato. Fino a pochi giorni fa, di Florenzi avevano chiesto notizie dodici squadre (!) di serie A. E stato Zeman a bloccare ogni trattativa, dopo che Sabatini aveva già riconosciuto lerrore di valutazione di Luis Enrique ricomprando dal Crotone il ragazzo fatto in casa: preso dalla Lodigiani come ala destra, su segnalazione dellosservatore Attilio Olivieri, è diventato centrocampista centrale proprio negli Allievi con Stramaccioni, a cui ha rifilato un siluro domenica sera («Ora mi devi dare una percentuale sul tuo prossimo stipendio» gli ha detto scherzando lallenatore dellInter). Si diceva che il fisico minuto (1.73 per 66 chili) lo avrebbe penalizzato.(...)
BALLIAMO - Appassionato di musica, a San Siro ha dato un dispiacere anche a uno dei suoi idoli: linterista Ligabue, che non manca mai nella sua playlist con Balliamo sul mondo e Urlando contro il cielo. Ma il mondo e il cielo dovevano aspettarselo. Lo sentiva anche lui, Florenzi, che avrebbe segnato alla prima partita da titolare. Lo aveva confidato sabato agli amici stretti. E ora che anche a San Siro lo conoscono, su Twitter lo hanno inondato di messaggi di congratulazioni. Il più carino? «Sei il nostro capitano del dopo futuro». Dopo Totti e De Rossi, mica male