GASPORT (A. PUGLIESE) - All'ottava stagione con la Roma, è quasi ad un passo dalla «cittadinanza» giallorossa. Del resto, stima e affetto se li è sempre conquistati con la qualità e quella simpatia innata che gli nasce dal profondo del cuore.
Evergreen Eterno Taddei, verrebbe da dire. Cambi di posizione, di ruolo, adattamento senza fine. Eppure Rodrigo non fa mai una smorfia, non crea mai un problema. Si mette sotto, pedala e recupera posizioni. Sta succedendo così anche quest'anno, dove Taddei è partito dalle retrovie e ora può ritagliarsi uno spazio importante. A Milano, quando si è fatto male Balzaretti (a proposito, ieri lo staff medico della Roma si è dichiarato fiducioso sul recupero dell'esterno sinistro, che dovrebbe rientrare per Juventus-Roma del 29 settembre), Zeman si è affidato a lui e Rodrigo ha risposto subito bene. In attesa magari di sapere anche se le condizioni di Dodò miglioreranno, sarà Taddei a giocare ancora a sinistra contro il Bologna e chissà anche contro Cagliari e Sampdoria. Del resto, la sua versatilità è anche questa, può giocare da entrambi i lati e ora la Roma ha bisogno di lui proprio a sinistra (dall'altra parte c'è Piris, più l'opzione Marquinhos su cui Zeman sta lavorando sempre più insistentemente).
Uomo spogliatoio Del resto, Rodrigo è uno che sa anche farsi voler bene, il classico uomo-spogliatoio. Aiuta i compagni, regala allegria (anche con i suoi numeri da giocoliere, con cui sfida spesso i compagni durante l'allenamento), non fa mai una polemica. Come lo scorso anno, proprio con Luis Enrique, che difese fino alla fine, nonostante gli preferisse spesso gente del valore di Rosi o José Angel.
Dalla Bosnia E intanto Pjanic (che ieri con la sua nazionale ha passeggiato in casa del Liechtenstein) ha rassicurato un po' tutti. «Sto bene e sono pronto per tornare in campo ha detto il centrocampista giallorosso . Perché non ho giocato con l'Inter? Avvertivo ancora dolore (problema al polpaccio, ndr), ma ora è passato tutto». Del resto, Zeman era stato molto chiaro anche subito dopo la vittoria di Milano: «Se Miralem fosse stato bene, avrebbe giocato sicuro». Ieri Pjanic ha fatto tutta la partita, facile che succeda anche martedì in casa contro la Lettonia.