GASPORT (M. GRAZIANO) - E' l'oro della Juve. E' il centrocampo delle meraviglie. Oggi, probabilmente, secondo solo a quello del Barcellona. Ecco la «nuova triade» bianconera. Pirlo è un genio. Ieri, poi, ha giocato soprattutto per spazzare ogni dubbio sulla sua tenuta fisica. Ma come definire Marchisio e Vidal? Sì, randellano eccome.
Gestione Pirlo E se Marchisio è cresciuto in casa, Pirlo e Vidal possono considerarsi due capolavori di mercato della coppia Marotta-Paratici. La Milano rossonera rinfaccerà a vita alla dirigenza milanista l'aver perso a costo zero il fenomeno bresciano, così come i 10 milioni versati nel 2011 al Leverkusen rappresentano appena un terzo dell'attuale valore di mercato di Vidal. Insomma, con un centrocampo simile si può tranquillamente fare a meno dei top player là davanti. A un patto: che Pirlo non scenda di rendimento. Ed è per questo che un minimo di preoccupazione era emersa, a Vinovo e dintorni, dopo una serie di prestazioni così così sotto il profilo fisico. Per ora si naviga a vista. Fiorentina e Roma erano gare fondamentali per scremare in partenza il gruppo-scudetto, così come lo Shakhtar è tappa delicata nella corsa Champions. Ma il Genio va protetto, e magari non completamente ascoltato quando «pretende» di giocare tutte le gare. E allora non è da escludere che domenica, a Siena, gli venga concesso un turno di riposo (con richiamino atletico) in vista del doppio impegno azzurro (in Armenia e in casa contro la Danimarca) che di sicuro lo vedrà nella tonnara per 180'.
«Questa è la Juve» Intanto, Arturo Vidal gonfia il petto e celebra la batosta rifilata alla Roma di Zeman: «Sì, coi giallorossi abbiamo fatto la stessa gara dell'anno scorso. Questa è la Juventus. Così dobbiamo giocare. Non ci devono essere pause, mi piace la mentalità di chi va su tutti i campi a imporre la propria legge. In casa o fuori non fa differenza per noi».