CORSPORT (A. GHIACCI) - Lo aveva detto fin da subito, i suoi obiettivi erano due. Nel giorno della sua presentazione, allinizio di agosto, Leandro Castan era stato chiarissimo: «Voglio contribuire a fare la storia della Roma e coronare il sogno di giocare il mondiale 2014 a casa mia, in Brasile» .
SORPRESA - Il centrale giallorosso, dopo i dubbi che ne avevano accompagnato la trattativa prima e lacquisto poi, sta rappresentando davvero una piacevole sorpresa. A quasi due mesi dal suo arrivo alla Roma, la sensazione è che il club giallorosso, nel rapporto qualità-prezzo, abbia fatto davvero un affare, portando a Trigoria il mancino che nelle ultime due stagioni al Corinthians ha vinto campionato e Coppa Libertadores. Mercoledì sera, nel turno infrasettimanale contro la Samp, è stato il migliore della Roma. Pagato poco più di 5 milioni di euro, se dovesse essere rivenduto oggi varrebbe già il doppio. In giro per il mondo di centrali bravi come lui non ce ne sono poi tanti.
SICUREZZA - Chi lo aveva visto giocare, più di una volta e non soltanto in video, aveva assicurato che si trattava di un buonissimo difensore. Castan ha confermato tutto il bene che si diceva sul suo conto: senso della posizione, grinta, forza fisica, capacità di leggere bene tutte le situazioni, discreta tecnica di base, facilità di adattamento perché in possesso di doti universali. Uno dei dubbi, riguardava il tempo che gli sarebbe servito per adattarsi al nuovo calcio: nulla di più sbagliato, non soltanto perché il brasiliano aveva già mostrato di avere caratteristiche da giocatore europeo più che sudamericano (lesempio giusto riguarda Emerson, il mediano che era brasiliano ma che si trovava a meraviglia nel calcio del Vecchio Continente), ma anche perché proveniva dal gioco del Corinthians che puntava molto sullattenzione nella fase difensiva. La stessa che ha avuto Castan mercoledì, inseguendo il doriano Icardi lanciato da solo verso Stekelenburg: scelta di tempo ottima, scivolata con cui ha preso soltanto il pallone e gesto di rabbia nel rialzarsi, come a dire che sarebbe stato il caso che tutti ci mettessero qualcosa in più. Di testa, di piede, in anticipo o con la palla ancora da conquistare: Castan oggi è uno dei punti di forza della Roma, uno di quelli ai quali sarà sempre difficile rinunciare.
FORZA - In quattro partite, dunque, Castan ha convinto tutti. Il brasiliano ha preso casa a Casal Palocco: lì se ne sta tranquillo quando non è impegnato con il pallone. Vive con la moglie Bruna e con il figlio Gabriel, che ha due anni. Stasera sarà ancora al suo posto, centrale sinistro di difesa, a completare la coppia titolare con Burdisso. Proprio largentino ne parlò in questi termini: «Si può essere leader in differenti maniere, Castan lo è sicuramente...» . E più di ogni altro giudizio, pesano le parole dei compagni che lo hanno elogiato a più riprese. Se la Roma di Zeman riuscirà a salire in classifica e a competere per i traguardi più ambiziosi, lo farà anche grazie a Leandro Castan.