Abete tuona: «Cellino? Inaccettabili i suoi modi»

25/09/2012 alle 09:41.

GASPORT (F. LICARI) - «Qui non stiamo giudicando le persone, ma i comportamenti. E quello di Cellino è stato inaccettabile. La disobbedienza è inaccettabile e, con più lucidità, se ne renderà conto lui stesso». Giancarlo Abete, a Varsavia per la riunion

Si aspetta nuove polemiche?

«Evitiamo di caricare oltremodo situazioni già spiacevoli, e uso un eufemismo. Ci vuole buon senso, dobbiamo accettare i ruoli. Cellino si è anche dato da fare in passato: se fosse stato per lui, qualche anno fa, non ci sarebbe stato il rinvio del campionato per ragioni sindacali. Ma in questo caso è tutto sbagliato. Tutto, dalla testa ai piedi».
 
Stadi più o meno agibili, due o tre stelle: quale sarà la prossima «disobbedienza civile»?
 
«Il calcio vive un momento difficile, in parallelo con quello del Paese, e ha grandi responsabilità: certi atteggiamenti dei dirigenti possono creare un effetto domino negativo. Più importante è il club, più rilievo hanno certe dichiarazioni. Il calcio è già fazioso di suo: sarebbe meglio non caricare la dose. Anche per la nostra immagine europea: l'Uefa non accetta certi atteggiamenti. Pensiamo a governare invece».
 
Ci sono anche i processi. Qualcuno dice: giudicato subito, e Lazio ancora aspettano.
 
«D'estate la procura ha lavorato sui documenti disponibili e sui casi a rischio iscrizione ai campionati. Gli altri procedimenti seguiranno però a stretto giro, ormai ci siamo: l'inchiesta di è ormai definita, mentre a Bari e Cremona ci sono ancora situazioni in itinere».