THE NATIONAL - La Roma potrebbe essere facilmente accusata di schizofrenia. Dodici mesi fa la dirigenza giallorossa aveva lanciato la squadra in vista della prima stagione, sotto lo sguardo del consorzio statunitense, con un novizio giovane allenatore,
Il progetto ha avuto dei momenti alti ma il rendimento della squadra è stato inferiore rispetto alle aspettative. Luis Enrique, ex capitano del Barcellona, ha deciso di chiudere la sua esperienza a Roma, dando il ben servito. A soli 42 anni, il tecnico asturiano, si è sentito spossato, stressato.
Il suo sostituto è un uomo il cui volto può sopportare le rughe profonde di usura e il cui entusiasmo per il suo lavoro può farlo sembrare inesauribile, Zdenek Zeman.
Zeman è uno dei più grandi anticonformisti nel suo lavoro, una figura la cui presenza in Serie A è di solito un arricchimento per lo spettatore e il cui ultimo periodo di lavoro nella capitale sarà intrigante. Sarà lieto rivedere il boemo tornare in un club importante e bisognerà tenere le orecchie tese per quello che ha da dire.
Zeman ha trascorso il campionato 2011/2012 a Pescara, in Serie B. Grande entusiasmo per aver vinto il torneo cadetto e raggiunto la promozione. Le squadre di Zeman sono schierate con il 4-3-3 e aspirano ad intrattenere il pubblico presente allo stadio.
90 gol in 42 partite per il Pescara. La squadra di Zeman ha giocato un gioco totalmente offensivo avendo anche dei naturali rischi difensivi. Il Delfino è stato campione nella loro divisione, nonostante abbiano concesso una media di 1,3 gol a partita.
Franco Baldini, direttore generale della Roma, durante la conferenza di presentazione di Zeman lo ha definito con una semplice dicitura: "Il gioco e l'intrattenimento sicuramente sarà migliore".
La maggior parte dei sostenitori della Roma ricorda le stagioni di Zeman nei campionati 1997/98 e 1998/99. In entrambe le stagioni, la squadra giallorossa aveva la più alta cifra di gol segnati ma subivano troppi gol per essere competitivi nelle ultime settimane per lo scudetto ed hanno raggiunto quarto e quinto posto.
In quel periodo, Zeman, ha aiutato un giovane aspirante attaccante della Roma di nome Francesco Totti schierandolo come ala sinistra. Il rapporto tra il vecchio saggio e l'ormai veterano capitano della Roma è inossidabile, a differenza del rapporto con Luis Enrique in cui ci furono diverse divergenze. La formula Zeman richiede una grande resistenza da parte dei giocatori, necessario per muoversi velocemente. Totti sa cosa ci sarà da aspettarsi.
Zeman non è simpatico alla Juventus, alla fine del 1990, ha accusato la squadra bianconera per somministrazione di medicinali soggetti per rafforzare la forma atletica dei loro giocatori, i commenti hanno provocato una lunga indagine giudiziaria. E' stato critico per quanto riguarda il potere politico di cui godono i giganti del nord, i due club Milan ed appunto i bianconeri.
E' meglio allacciare le cinture di sicurezza a Roma e guardare il nuovo "giro" di Zeman sulla giostra giallorossa. Non si sa quanto possa salire in alto il club giallorosso con la sua guida ma sicuramente il viaggio sarà divertente.