CORSPORT (R. MAIDA) - Divertente, allegra, leggera. Chicago festeggia la Roma, molto zemaniana e anche molto americana nello spirito. Pochi calcoli, solo quel desiderio sfrenato di andare allattacco anche se le gambe scricchiolano per la fatica degli allenamenti. Sono le regole dello show, signori
I SINGOLI Zeman accarezza la sua creatura, Tachtsidis: «E entrato bene, ha giocato qualche pallone con sufficienza e commesso degli errori, però ha dato segnali di qualità. E può fare meglio. Sono convinto che ci darà una mano, così come Bradley» . Ha preferito Stekelenburg a Lobont, schierandolo per novanta minuti. Che sia una scelta definitiva? Zeman non lo dice ma lo promuove: «Nonostante le gambe pesanti ha fatto la sua parte, è stato impegnato ed è stato bravo» . Proprio Stekelenburg aggiunge: «E stata una bella esperienza, mi è piaciuto il calore del pubblico. Dobbiamo continuare a lavorare. Che bello il pallonetto di Tachtsidis. Certo, abbiamo rischiato qualcosa nel secondo tempo ma in queste amichevoli non è un problema. Cerchiamo di migliorare» .
LUMORE Al di là del risultato, Zeman è contento dellaccoglienza che la Roma ha ricevuto negli Stati Uniti: «Si sta bene qui. Ed è bello sentire il calore dei tifosi così lontano dallItalia. Le squadre si costruiscono proprio per la gente» . Ma cè un aspetto che più di tutti lha colpito: «Ho visto tante cose uguali a quelle dei film. Siamo proprio in America» . Per Zeman del resto era la prima volta negli Usa. Miralem Pjanic invece era già stato da queste parti: «Con la nazionale. Sono felice di aver giocato qui. Molti bosniaci sono venuti allo stadio per la Roma. La preparazione? Qui corriamo un po meno, a Riscone la parte atletica era molto dura. Però fa caldo, quindi fatichiamo lo stesso. Speriamo che questa tournée regali delle soddisfazioni a noi e ai nostri tifosi. Queste partite servono a trovare fiducia e condizione» .